Portonovo, lo chalet di Bonetti riapre a un anno dal maxi rogo: «Per me è come tornare alla vita»

Paolo Bonetti e i ragazzi del suo staff
Paolo Bonetti e i ragazzi del suo staff
di Stefano Rispoli
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Giovedì 20 Maggio 2021, 06:45

ANCONA - La giornata non era delle migliori, tra pioggia, vento e una temperatura non esattamente estiva. Ma la curiosità (o l’appetito?) ha prevalso sul meteo incerto. E gli amici, in certe occasioni, non possono mancare. SpiaggiaBonetti è ripartita. Un incubo spazzato via, a distanza di un anno dal devastante rogo che incenerì lo chalet più trendy della baia.

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Il candore delle travi bianche che si staglia sull’azzurro del mare increspato è un sollievo per gli occhi e una carezza sull’animo di chi pianse in quella terribile notte tra il 29 e il 30 maggio 2020 di fronte ai resti di uno stabilimento che ha fatto (e farà ancora) la storia di Portonovo.


Moscioli per tutti alla riapertura del ristorante, rimesso a nuovo da Paolo Bonetti che, da arguto imprenditore qual è, non si è mai perso d’animo e, come un’araba fenice, è rinato - è proprio il caso di dirlo - dalle ceneri del suo locale. «Per me è un ritorno alla vita», sorride dietro la mascherina.

E si commuove. Sono le 12,45, ai tavoli ci sono già i primi clienti che invocano un piatto di spaghetti con i moscioli. Il vento da nord-est non dà tregua, fa volare tovaglioli e menù. Ma come per magia, all’ora di pranzo un sole caldo spunta sulla baia.

Una carezza benevola dal cielo, dopo un anno da dimenticare, segnato da un destino avverso per Paolo e la sua famiglia. «Sì, è come rinascere - dice -. In realtà, non ho mai smesso di crederci, neanche nel giorno della tragedia che si è abbattuta sul mio stabilimento. Ho fatto di tutto per non fermarmi, sono innamorato di questo posto e del mio lavoro. Rivedere il ristorante di nuovo in attività mi ha fatto tornare il sorriso dopo mesi davvero difficili». Si riparte, dunque, con un locale tutto nuovo, progettato dallo studio Fabietti e Sordoni associati. È più arretrato rispetto alla precedente versione. «Quando sono stati rimossi tutti i detriti, ci siamo resi conto che c’era un ampio spazio da sfruttare - racconta Bonetti -. Così abbiamo deciso di arretrare la struttura e renderla tutta fronte mare, liberando il balcone che dà sulla spiaggia per i tavoli. Ne abbiamo mantenuti alcuni sotto gli alberi, per chi preferisce pranzare al fresco». 


È stata una corsa contro il tempo per completare i lavori in concomitanza con l’inizio della stagione balneare. «Li abbiamo portati avanti in due mesi - continua Paolo -. Abbiamo rifatto anche tutti i bagni, che sono comunali. E ora completeremo i lavori sulla terrazza al piano superiore, dove potremmo mettere dei tavoli oppure allestire un solarium». Per oggi il bar-ristorante resterà aperto a colazione e a pranzo, ma già da domani si partirà con le cene, approfittando della riduzione del coprifuoco. «Dalla prossima settimana, in base al meteo, potremmo decidere di fare il servizio a cena tutti i giorni, non solo il weekend».

Sarebbe bello riproporre quest’estate le mosciolate in riva al mare, accompagnate da concerti live, ma è ancora presto per ipotizzare serate in musica. Per il momento Bonetti pensa alla ristorazione («Abbiamo mantenuto la panineria, la piadineria, le insalatone e le rice balls»), ma adesso c’è da organizzare anche la spiaggia. «A giorni pianteremo gli ombrelloni - dice -. La prenotazioni stanno andando forte, siamo al tutto esaurito». Anche questo, un segnale di rinascita. 

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