Ancona, i traghetti trasferiti alle banchine ex silos. Authority, ecco i fondi per gli scali 19, 20 e 21

Ancona, i traghetti trasferiti alle banchine ex silos. Authority, ecco i fondi per gli scali 19, 20 e 21
Ancona, i traghetti trasferiti alle banchine ex silos. Authority, ecco i fondi per gli scali 19, 20 e 21
di Maria Cristina Benedetti
3 Minuti di Lettura
Lunedì 1 Agosto 2022, 04:20 - Ultimo aggiornamento: 16:14

ANCONA - Si diradano le nebbie: l’operazione-Fincantieri arriva in porto. Il potenziamento del bacino della costola dorica di uno dei più importanti complessi cantieristici al mondo, primo per diversificazione e innovazione, viene ribadito da un passaggio-chiave del Pot-Piano operativo triennale.

La conversione delle buone intenzioni in certezze è scritta chiara nel Piano operativo 2022-2024, approvato martedì scorso dall’Autorità di sistema del mare Adriatico centrale.  

L'obiettivo

A pagina 42, sulle 92 in tutto della pubblicazione, per lo scalo dorico, a cui sono destinati oltre 157 milioni, il singolo investimento più sostanzioso riguarda il contributo pubblico al progetto di aumento della capacità produttiva di quello stabilimento. Sono i 40 milioni di euro attesi dal ministero delle Infrastrutture, che ha prorogato di un anno la disponibilità di quelle risorse. Altrettanti sono i fondi messi sul piatto del raddoppio del bacino da Fincantieri. Due elementi che danno linfa alla volontà d’investire nel capoluogo, espressa dal nuovo amministratore delegato del colosso del mare con sede centrale a Trieste, Pierroberto Folgiero, arrivato qui a fine giugno.
Tra i paragrafi e le sezioni di quel documento triennale, che ha la stessa concretezza del piano delle opere pubbliche di un Comune, anche la transizione ecologica non è un concetto da “libro dei sogni”, per dirla con le parole del presidente dell’Authority Vincenzo Garofalo.

Tutt’altro. Sono precise le indicazioni per costruire scenari. L’elenco delle opere previste, l’entità e la provenienza dei finanziamenti sono ordinati in una tabella, a pagina 40. La concretezza della sostenibilità ambientale arriva poco più avanti.

Le banchine

Al capitolo sulla pavimentazione delle banchine 19, 20 e 21, un’operazione alla quale vengono destinati parte degli oltre 20 milioni riservati al potenziamento delle infrastrutture esistenti, è specificato che le attività che lì insisteranno saranno coerenti con le necessità per far fronte alle nuove esigenze dei traghetti. Non è scritto, ma è sottointeso: là potrebbero essere spostati quelli che ora attraccano tra i moli 8 e 16. Croazia, Albania, Grecia: non è ancora dato saperlo. Ida Simonella porta a casa un secondo risultato: «Sarà un trasferimento importante per noi come città, indicato anche in Consiglio comunale con atti d’indirizzo». L’assessore Porto&Bilancio dà sostanza all’azione: «Significa dirottare le emissioni in una zona più distante dall’agglomerato civico del capoluogo».

Il principio

Per rafforzare il principio, ricorda un passaggio del Pia, il Progetto inquinamento ambientale, coordinato dall’allergologo Floriano Bonifazi. «Lo studio sostiene che, in quanto a valori, siamo sotto la soglia normativa, ma secondo i parametri dell’Organizzazione mondiale della sanità invece siamo al di sopra, come tutti i tessuti urbani». Lo snodo: «Secondo un modello simulato, s’è dimostrato che rimuovendo le nuvole delle emissioni da sotto la città si tende a spingerle fuori, liberandola». Ancora un passo per armonizzare i bisogni del porto con quelli della Dorica. Simonella prosegue nel ripasso veloce: «Sì, sono confermati tutti gli investimenti dei pontili elettrificati, compresi quelli del banchinamento del fronte esterno del Molo Clementino». Sfuma: «Per i dragaggi gli stanziamenti raggiungono circa 20 milioni». La nebbia si dissolve.

© RIPRODUZIONE RISERVATA