Comune in pressing su Autorità portuale e Capitaneria: «La lanterna rossa deve riaprire»

Comune in pressing su Autorità portuale e Capitaneria: «La lanterna rossa deve riaprire»
Comune in pressing su Autorità portuale e Capitaneria: «La lanterna rossa deve riaprire»
di Massimiliano Petrilli
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Sabato 12 Marzo 2022, 07:00

ANCONA - «La lanterna rossa non è un dettaglio qualsiasi nell’agenda porto, è un luogo che va riaperto». L’assessore al Porto Ida Simonella ha inserito questo punto, come annunciato ieri nella sua intervista, tra le priorità dell’agenda da condividere con il nuovo presidente Ap Vincenzo Garofalo nominato ieri con decreto dal ministro Giovannini. 

L’ordinanza

La Lanterna è divenuta off limits con l’ordinanza firmata il 26 ottobre 2020 e dovrebbe terminare con la fine dello stato d’emergenza del 31 marzo.

Sinora però le possibilità di tornare a passeggiare sul molo nord dopo l’1 aprile sono ritenute molto basse. «Problemi di sicurezza», legati alle manovre delle navi in entrata ed uscita. Ma è possibile far convivere la voglia di (ri)appropriarsi di quel luogo del cuore della città con le esigenze della sicurezza? Per l’assessore Simonella sì. «Magari con nuove regole (può essere l’accesso fino ad un certo punto) ma va riaperta» ha ribadito ieri su Facebook. Tesi ripetuta nelle settimane scorse durante gli incontri in Autorità portuale e Capitaneria. Il pressing potrebbe portare a una svolta, magari proprio a ridosso del 31 marzo. E portare la firma del nuovo presidente Garofalo atteso a giorni nella presidenza di molo Santa Maria. La Simonella ricorda che con il neo presidente Garofalo «ci sono tante questioni da affrontare: dragaggi, banchine, cantieri. Sono anche contenta che si parli di intermodalità. Me ne sono occupata per anni coordinando, insieme al prof Paolo Pettenati un Osservatorio all’Istao e soprattutto declinando concretamente come fare, come portare le merci su treno a partire dai nodi logistici delle Marche. Da anni tuttavia indosso anche altri occhiali, quelli di amministratore e ciò mi impone di aggiungere ulteriori lenti nel modo di guardare il porto. Se lo guardo con gli occhiali dei cittadini la questione della Lanterna rossa non è un dettaglio, per niente. Una città intera è salita su quel molo, ha guardato l’orizzonte, ha respirato, ha sognato - sottolinea la Simonella - È un pezzo del vissuto di ogni cittadino, non è semplicemente un posto straordinariamente bello, da far vivere anche ai turisti. Per ogni anconetano è un pezzo di se stesso, è l’aria che respira. Ora l’accesso è interdetto a seguito di ordinanza legata all’emergenza Covid che appunto terminerà a breve. È ora di riaprirlo». La Simonella non nasconde le difficoltà. «C’è anche un altro problema, che va affrontato seriamente. Quel molo, come molti sanno sarà ridotto. Ci sono studi che certificano questa necessità per ragioni di sicurezza: le navi sono sempre più grandi, specie negli ultimi anni, e l’ingresso è diventato pericoloso».

Gli incontri

Qualcuno ricorda la vicenda del Jolly Nero a Genova che travolse la torretta piloti. La sentenza più recente su quella vicenda condanna tutti, dal comandante ai progettisti perché lì non si operava in sicurezza. Mutatis mutandis la sicurezza va garantita sulla nostra Lanterna rossa. E dunque va riaperta. Ne ho parlato con il nuovo comandante della Capitaneria e con il commissario Pettorino, e ho trovato la massima collaborazione per trovare una soluzione. E questo mi fa felice. Al presidente Garofalo intendo illustrarla con la stessa attenzione con cui parlo di sviluppo del porto. Perché dietro c’è il desiderio di una città intera che non confligge affatto con lo sviluppo dello scalo».

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