Porto antico, arriva un nuovo stop a La Banchina: «Niente musica dal vivo». Sospesa la licenza di pubblico spettacolo

L'area de La Banchina al porto antico
L'area de La Banchina al porto antico
di Andrea Maccarone
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Venerdì 25 Giugno 2021, 07:10

ANCONA - Stop alla musica dal vivo al porto antico. Il Comune di Ancona ha emanato un’ordinanza di sospensione di cinque giorni della licenza di pubblico spettacolo a La Banchina.

Un’ulteriore misura restrittiva che arriva subito dopo quella imposta dalla questura la scorsa settimana e terminata martedì con la ripresa delle attività di ristorazione e fitness, ma senza lo spettacolo live. Dunque il nutrito programma di intrattenimento sarebbe al momento in stand by e potrebbe essere l’occasione buona per ripensare il quadro generale della proposta nell’ottica di mettere al sicuro il prosieguo delle attività e riprendere poi con i concerti. 
Una semplice pausa di riflessione per rimodulare il progetto iniziale così da arrivare in fondo all’estate senza incorrere in ulteriori interruzioni? Possibile. Il cartellone eventi de La Banchina per ora resta orfano della musica dal vivo, ma rimangono attivi tutti i punti di ristorazione e bar così come l’area fitness e il campo da basket. In sostanza prosegue tutto a pieno regime, ma per un po’ toccherà fare a meno dei live e delle performance che avrebbero incentivato a raggiungere la location al porto. Un progetto ambizioso e che comunque ha saputo fin da subito catturare le attenzioni di molti. In certi casi pure troppi. Ma si sa, quando s’imbrocca la strada giusta, il successo arriva. A volte, però, c’è anche il risvolto della medaglia. E’ forse stata proprio la riuscita immediata della proposta di Michela Rossi ad aver fatto convergere in un unico posto una domanda di eventi che in centro mancava da tempo. 
Un anno senza poter vivere la città in piena libertà e autonomia è stato duro per tutti.

Solo che è diventata una triste abitudine quella, di alcuni giovani, di andare a rompere le uova nel paniere altrui. E allora una sera è stata l’aggressione ai danni di un gruppo di ragazzi nelle vicinanze del porto. Un’altra volta, invece, l’irruzione a La Banchina da parte di un’orda di giovani che pur di entrare ha sfondato l’accesso principale. Infine la situazione, più da discoteca che da ascolto, constatata dagli agenti della polizia giovedì scorso che ha portato alla chiusura della location per cinque giorni. C’è da dire che sarebbe stato difficile in qualunque caso gestire il pressing di un migliaio di ragazzi all’ingresso di un locale senza incorrere in possibili disagi. E anzi, è stato grazie all’imprenditrice Michela Rossi, che di sua iniziativa ha prontamente fatto interrompere le attività de La Banchina, se il tutto si è risolto con un normale deflusso. Ma quella che potrebbe essere stata una svista durante il dj set di giovedì scorso, e che ha portato alla chiusura de La Banchina, è probabilmente stata la motivazione che avrebbe incoraggiato l’organizzazione a concentrarsi, momentaneamente, di più sui servizi offerti che sull’intrattenimento. E poi con l’inaugurazione stagionale del Lazzabaretto e la prossima riapertura del Posabar c’è da immaginare che si arriverà ad una distribuzione più omogenea del pubblico, che metterebbe al riparo le varie location da sovraffollamenti indesiderati.

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