Ancona: pochi infermieri, il centro trasfusionale finisce sotto pressione

Ancona: pochi infermieri, il centro trasfusionale finisce sotto pressione
Ancona: pochi infermieri, il centro trasfusionale finisce sotto pressione
2 Minuti di Lettura
Lunedì 11 Novembre 2019, 04:10 - Ultimo aggiornamento: 7 Marzo, 10:25

ANCONA  - Il personale infermieristico non è più sufficiente i pazienti vengono smistati a Osimo, Loreto e Chiaravalle. Accade al centro trasfusionale dell’ospedale regionale di Torrette dove i pazienti che si devono sottoporre a terapie periodiche come, per esempio, i salassi vengono invitati a raggiungere presidi sanitari periferici causa mancanza di personale. Tutti i casi più rilevanti, come per esempio le terapie che riguardano le cellule staminali, restano invece in capo al centro regionale. Il cambio di sede ha creato qualche disagio, ma le prestazioni sono sempre garantite. Negli ultimi giorni una addetta del reparto sta chiamando i vari pazienti per metterli al corrente del cambio di sede che non viene comunicato al momento della prenotazione al Cup. Che qualche problema si stava creando lo si era intuito da un paio di mesi a questa parte per il semplice fatto che i tempi di attesa da due settimane sono passati a quaranta giorni circa.

Donazioni, lettera dell'Avis Loreto per incentivare i diciottenni



D’altronde, quando in servizio ci sono un medico e un solo infermiere non è possibile seguire più casi alla volta, stante anche la delicatezza delle terapie che vengono praticate al centro. L’allungamento dei tempi di attesa non è sfuggito ai pazienti che periodicamente si devono sottoporre a terapie come, appunto, i salassi. Il personale del reparto, con grande senso di responsabile e abnegazione, per ridurre i i disagi, ha aperto le agende anche per due pomeriggi di sabato al mese. Una soluzione tampone in attesa di una crescita dell’organico del personale infermieristico assunta insieme a quella di dirottare i pazienti sul territorio in modo da garantire loro le prestazioni di cui necessitano. Una decisione che, specie per le persone anziane che hanno più difficoltà a spostarsi, sta creando però disagi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA