Pnrr, tremano i maxi progetti di Ancona: «Gli uffici sono sotto pressione, servono soldi e più personale»

Pnrr, tremano i maxi progetti di Ancona: «Gli uffici sono sotto pressione, servono soldi e più personale»
Pnrr, tremano i maxi progetti di Ancona: «Gli uffici sono sotto pressione, servono soldi e più personale»
di Andrea Maccarone
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Sabato 19 Novembre 2022, 02:45 - Ultimo aggiornamento: 20 Novembre, 18:34

ANCONA Uffici tecnici sotto pressione. Il terremoto toglie forze ai progetti di riqualificazione urbana finanziati dal Pnrr. La sindaca Valeria Mancinelli in pressing sulla Regione per l’invio della richiesta dello stato d’emergenza che dovrà essere concesso dal governo nazionale. A quel punto bisognerà vedere quali potranno essere le direttrici su cui si muoverà l’intervento da Roma.

Le ipotesi

Più risorse? Una deroga sulle scadenze del Pnrr? Tra le due, è la prima ipotesi quella più plausibile. «Le scadenze del Pnrr dipendono dall’Europa, non dal governo nazionale» tiene a sottolineare l’assessore al piano strategico Ida Simonella.

Dunque la linea delle risorse aggiuntive per strutturare un maggiore supporto agli uffici tecnici comunali è quella che prende più piede. «Più risorse vorrebbe dire nuove assunzioni per personale che potrebbe essere dislocato nelle aree amministrative dove al momento c’è maggiore bisogno» puntualizza l’assessore. Fatto sta che la concentrazione dei tecnici sulle criticità emerse dal sisma del 9 novembre rischia di mettere il bastone tra le ruote al prosieguo delle attività sul Pnrr. In ballo ci sono le progettazioni di rigenerazione urbana, alcune delle quali rappresentano il punto di svolta per la riqualificazione delle aree nevralgiche della città. In primis il nuovo Mercato delle Erbe (5,3 milioni di euro), il nuovo Palaveneto (6 milioni di euro), la nuova cittadella sportiva di Passo Varano con la piscina olimpionica (2,5 milioni di euro) e il poligono di tiro (4 milioni). E ancora: la Biblioteca Benincasa (4,9 milioni di euro), gli interventi alla Mole Vanvitelliana e alla Pinacoteca (4 milioni di euro), le due piste ciclabili che uniscono la stazione ferroviaria con i poli universitari di Passo Varano e Torrette (1,5 milioni di euro), l’efficientamento energetico dei teatri Muse e Sperimentale (900 mila euro) e un milione e centomila euro residuali da impegnare sul fronte del sociale. Per un ammontare complessivo di 30 milioni e duecentomila euro. A mettere in apprensione il Comune sarebbe il piano delle scadenze assolutamente da rispettare.

La deadline

Intanto la deadline per l’affidamento dei lavori: giugno 2023. «Con la progettazione siamo ad un ottimo punto - precisa subito la Simonella - c’è già quella definitiva del Mercato delle Erbe, e in scia stiamo arrivando con la Biblioteca Benincasa e Palaveneto. Quello definitivo della Mole è già stato portato in giunta». Gli altri step del Pnrr: marzo 2024 l’inizio dei lavori e marzo 2026 il termine. Mentre il collaudo andrà certificato entro giugno 2026. L’interrogativo è tutto sul rispetto del planning delle scadenze. «Ad oggi non rischia nessuno dei progetti in essere - assicura l’assessore Simonella - però siamo consapevoli che sulla stessa struttura organizzativa si sta esercitando una forte pressione». Che potrebbe essere allentata se con lo stato d’emergenza venissero individuate tutte le azioni da mettere a terra per la criticità post-sisma. «Ciò vorrebbe dire, oltre alla mera questione economica - puntualizza l’assessore - aprire la strada a strumenti e mezzi che potrebbero riguardare tutta la macchina amministrativa». Dunque lo stato d’emergenza «è il primo passo perché il governo prenda atto che il Comune, in questa fase, non ce la fa a seguire e finanziare tutto» rimarca l’assessore. E se chiedere deroghe sulla timeline del Pnrr è praticamente impossibile, l’invio di risorse economiche diventa un’operazione fondamentale e primaria per consentire alla macchina amministrativa di andare avanti regolarmente e lavorare su due fronti: terremoto e progetti di rigenerazione urbana.

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