Ancona, la pista ciclabile della vergogna: pericolosa e all'abbandono. In un tratto è diventata anche un parcheggio

Ancona, la pista ciclabile della vergogna: pericolosa e all'abbandono. In un tratto è diventata anche un parcheggio
Ancona, la pista ciclabile della vergogna: pericolosa e all'abbandono. In un tratto è diventata anche un parcheggio
di Maria Teresa Bianciardi
3 Minuti di Lettura
Sabato 22 Ottobre 2022, 16:01 - Ultimo aggiornamento: 16:11

ANCONA - Il Comune sottolinea che si tratta di un percorso temporaneo, in attesa di realizzare il progetto definitivo che verrò realizzato dalla parte opposta della strada. Ma in attesa di cantieri e inagurazione, la pista ciclabile che attualmente costeggia via Marconi ad Ancona è diventata un percorso a ostacoli, con bici e monopattini costretti a schivare auto parcheggiate, a evitare una fermata dei bus a saltare sui marciapiedi per non rischiare l'incidente con le auto di uno dei tratti più trafficati di Ancona: quello che dalla rotatoria di piazzale Italia porta alla stazione. 

La pista ciclabile è diventata un parcheggio

L'assurdità e la pericolosità di questo tratto l'abbiamo documentata oggi, anche attraverso un video.

Ore 11: scuole, uffici, negozi aperti. Zero traffico. La pista ciclabile inizia  alla fine di via XXIX Settembre e si immette in via Marconi superando la rotatoria della galleria San Martino, direzione stazione. La prima parte del percorso è particolarmente agevole: la ciclabile è ben tenuta e si può percorrere in sicurezza. Ma il paradiso dura il tempo di qualche pedalata: superato l'ingresso del porto nelle zona Archi, la pista ciclabile praticamente scompare con le auto parcheggiate in doppia fila. Cosa è successo? A causa di alcuni lavori effettuati nel corso del tempo, il tratto di ciclabile è stato seppellito sotto uno spesso strato di asfalto che ha risparmiato solo pochi centimetri di vernice rosa. Occasione unica per il parcheggio selvaggio, che ormai è diventato abitudine. Multe? Zero. Ciclisti? Quei rari intrepidi che  si ostinano ancora a girare in bici ad Ancona sono costretti  a  zigzagare tra le macchine in sosta. 

Il salto sul marciapiede per evitare auto e tir

E così si arriva a metà di via Marconi, un breve tratto di pista ben visibile prima di arrivare alla fermata del bus. La striscia rosa lascia spazio alla segnaletica gialla e i ciclisti devono decide se affiancare le auto oppure saltare sul marciapiede schivano i pedoni. Questione di attimi, perchè poi la pista a ostacoli ricomincia il suo percorso. Dove? Proprio nel tratto in cui auto, tir, camion e chi più ne ha più ne metta, si immettono dall'asse attrezzato per affrontare la rotatoria di piazzale Italia.

E come se non bastasse, appena usciti indenni dal quel punto maledetto, ecco che la ciclabile riscompare e riappare, per poi scomparire definitivamente. Nel frattempo i nostri eroi sono saltati ancora sul marciapiede, ridiscesi sulla pista rosa e infine completamente in balia del traffico.

Il caos nelle ore di punta

Ora pensate questo percorso nelle ore di punta, con l'ingorgo senza pietà creato all'altezza della rotatoria da un piccolo lembo inutile di pista ciclabile che però ha cancellato la doppia corsia. Un caos assurdo e pericoloso. Ma tant'è.  Il Corriere Adriatico nei giorni scorsi ha evidenziato questo disastrato percorso, chiedendo direttamente all'Amministrazione comunale, soprattutto della parte più pericolosa per i ciclisti. La risposta? Si tratta di un tratto destinato a scomparire perchè ne verrà realizzata un'altra esattamente dall'altra parte della strada accanto ai palazzoni con gli archi. Ma nel frattempo non sarebbe il caso di mettere il tratto esistente in sicurezza?

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