Il salotto come un ring, tre bulli colpiti dal Daspo urbano: per un anno non metteranno piede in piazza del Papa

Controlli della polizia in piazza del Papa
Controlli della polizia in piazza del Papa
di Stefano Rispoli
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Martedì 5 Ottobre 2021, 06:00

ANCONA - Due bulli esiliati da Ancona. Altri tre, colpiti dal Daspo urbano, non potranno mettere piede in piazza del Papa (e nelle vie circostanti) per un anno. Siccome le denunce a piede libero non bastano, ecco i provvedimenti più severi. In nome della tolleranza zero, il questore Giancarlo Pallini ha adottato il pugno di ferro nei confronti degli spacconi che hanno messo a ferro e a fuoco il salotto della città.

 
Non parliamo dell’ultima rissa, quella avvenuta nella notte tra venerdì e sabato, per la quale le indagini sono a buon punto, ma della maxi-zuffa scoppiata la sera del 20 agosto, nella quale erano rimasti feriti due giovani: una ragazza, inciampata mentre scappava dopo che nell’aria era stato spruzzato dello spray al peperoncino e un ventenne che, nel tentativo di fermare uno dei bulli, è stato raggiunto da una coltellata alla mano. Dieci teppisti, tutti di età compresa tra i 18 e i 22 anni, erano stati denunciati dalla Squadra Mobile, guidata dal capo Carlo Pinto, per i tafferugli, tre di loro anche per il possesso di coltelli, uno per lesioni aggravate e un altro per lesioni semplici. Ma adesso per 7 di loro sono arrivate ulteriori misure di prevenzione, a firma del questore. Le più incisive hanno colpito i due ragazzi torinesi, d’origine nordafricana, che quel venerdì sera avevano deciso di spalleggiare l’amico che li ospitava ad Ancona in uno scontro con una banda rivale: uno dei due era armato di coltello, poi ritrovato sotto una fioriera in via Catena, insieme ad una bomboletta di spray urticante. I due, raggiunti dal foglio di via, non potranno più farsi vivi nel capoluogo dorico per un anno.
E Piazza del Papa sarà off limits per 12 mesi per altri tre giovani che avevano sferrato calci e pugni durante il 5 contro 5: sono stati raggiunti dal Dacur (comunemente detto Daspo Urbano) che prevede il divieto d’accesso in determinate aree urbane per motivi di ordine pubblico. Altri due bulli, invece, se la sono cavata con un avviso orale, una sorta di cartellino giallo sventolato dal questore, nella speranza che cambino condotta. 
«La Polizia di Stato è presente in città in tutto l’arco delle 24 ore: il controllo del territorio viene assicurato costantemente dalle volanti dell’Upg e Sp e dal personale in borghese, che svolge attività di polizia giudiziaria, anticrimine e amministrativa», spiega il questore in una nota, replicando a chi lamenta una carenza di controlli in centro. «La perfetta sinergia tra gli uffici operativi consente quotidianamente il mantenimento dell’ordine e la sicurezza pubblica e, al contempo, l’individuazione di quei soggetti le cui condotte possono destare turbamento al pacifico vivere dei cittadini».

Il questore sottolinea che, riguardo alla rissa del 20 agosto, «la risposta è stata immediata ed efficace grazie all’operato dell’Upg e della Squadra Mobile» ed evidenzia che sono in corso ulteriori indagini per individuare anche i responsabili della rissa della settimana scorsa: i bulli hanno le ore contate.

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