ANCONA - «Siamo imprese, non capri espiatori». Un comunicato durissimo quello emesso dai gestori di piazza del Papa contro l’ordinanza pubblicata ieri dal Comune per regolare la movida e limitare l’abuso di alcol. Con le nuove regole si stabilisce che la consumazione davanti al bar dove si acquista il drink è possibile solo fino a mezzanotte, penalizzando, dopo quell’ora, chi non ha posti a sedere e dehors.
I banditi dello spray sono pentiti a metà: «Tanti sbagli, non abbiamo colpe sulla strage»
«Gli schiamazzi nelle ore notturne – si legge nel comunicato - non hanno come motore i locali di Piazza del Papa.
Le nuove regole entreranno in vigore tra una settimana ma per tutti è stata una sorpresa. Una limitazione ulteriore al lavoro degli operatori che si aggiunge ai tanti problemi che già hanno avuto in questo periodo: «Veniamo da due anni di pandemia. Due lockdown. Ristori insufficienti e spese fisse che abbiamo cercato di onorare rimboccandoci le maniche e compiendo sforzi oltre ogni previsione. Ci siamo risvegliati tra rincari energetici del 300% e aumento dei costi delle materie prime fino al 20%. Il problema di carattere sociale che investe la città di Ancona, e molte altre realtà italiane, che si manifesta in atti di vandalismo e di intemperanza da parte di sparuti gruppi di adolescenti, colpisce in prima battuta il nostro ruolo di esercenti. Siamo noi le prime vittime. E contestualmente siamo noi i primi a promuovere ogni tipo di azione a sostegno della sicurezza della nostra clientela e degli avventori della Piazza».
Tanto che «la maggioranza degli esercizi si è dotata di sicurezza privata il cui costo incide enormemente nell’economia interna delle nostre imprese. Una spesa non preventivata, che conferma la nostra totale volontà di collaborare con le autorità cittadine: dall’Amministrazione comunale alle forze dell’ordine». Intanto, a proposito di feste universitarie in piazza del Papa e di controlli, la questura va avanti decisa per garantire legalità. Anche ieri, infatti, sono stati svolti una serie di controlli dalla Squadra amministrativa e di sicurezza insieme alla pattuglia della Mobile di sette tra bar, ristoranti, kebab ed alimentari del centro e sono state controllate 22 persone.
«Noi somministriamo alimenti e bevande – proseguono gli operatori - come descritto nelle licenze di cui siamo in possesso. Non siamo controllori. Eppure siamo chiamati a svolgere anche questo ruolo. E non solo lo abbiamo accettato, ma lo stiamo applicando con costanza e dedizione, al fine di contribuire ad una maggiore tutela della piazza, dei fruitori e degli stessi residenti».
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Utilità Contattaci
Logout