Ordinanza anti-alcol, i commercianti di piazza del Papa in rivolta: «Altra stangata, ci trattano da capri espiatori»

Controlli in piazza del Papa
Controlli in piazza del Papa
di Teodora Stefanelli
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Venerdì 11 Marzo 2022, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 12 Marzo, 08:28

ANCONA - «Siamo imprese, non capri espiatori». Un comunicato durissimo quello emesso dai gestori di piazza del Papa contro l’ordinanza pubblicata ieri dal Comune per regolare la movida e limitare l’abuso di alcol. Con le nuove regole si stabilisce che la consumazione davanti al bar dove si acquista il drink è possibile solo fino a mezzanotte, penalizzando, dopo quell’ora, chi non ha posti a sedere e dehors.

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«Gli schiamazzi nelle ore notturne – si legge nel comunicato - non hanno come motore i locali di Piazza del Papa.

Adolescenti o studenti che prolungano le loro nottate tra bottiglie acquistate nei supermarket e consumate liberamente lungo le vie della città, non possono avere come capro espiatorio imprese che lavorano nel pieno rispetto della legalità». Il problema «va risolto attraverso strumenti che sono in possesso delle autorità competenti. Non possiamo e non vogliamo pagare noi il prezzo di una criticità che ha più una connotazione di tipo sociale e culturale». 


Le nuove regole entreranno in vigore tra una settimana ma per tutti è stata una sorpresa. Una limitazione ulteriore al lavoro degli operatori che si aggiunge ai tanti problemi che già hanno avuto in questo periodo: «Veniamo da due anni di pandemia. Due lockdown. Ristori insufficienti e spese fisse che abbiamo cercato di onorare rimboccandoci le maniche e compiendo sforzi oltre ogni previsione. Ci siamo risvegliati tra rincari energetici del 300% e aumento dei costi delle materie prime fino al 20%. Il problema di carattere sociale che investe la città di Ancona, e molte altre realtà italiane, che si manifesta in atti di vandalismo e di intemperanza da parte di sparuti gruppi di adolescenti, colpisce in prima battuta il nostro ruolo di esercenti. Siamo noi le prime vittime. E contestualmente siamo noi i primi a promuovere ogni tipo di azione a sostegno della sicurezza della nostra clientela e degli avventori della Piazza».

Tanto che «la maggioranza degli esercizi si è dotata di sicurezza privata il cui costo incide enormemente nell’economia interna delle nostre imprese. Una spesa non preventivata, che conferma la nostra totale volontà di collaborare con le autorità cittadine: dall’Amministrazione comunale alle forze dell’ordine». Intanto, a proposito di feste universitarie in piazza del Papa e di controlli, la questura va avanti decisa per garantire legalità. Anche ieri, infatti, sono stati svolti una serie di controlli dalla Squadra amministrativa e di sicurezza insieme alla pattuglia della Mobile di sette tra bar, ristoranti, kebab ed alimentari del centro e sono state controllate 22 persone.

«Noi somministriamo alimenti e bevande – proseguono gli operatori - come descritto nelle licenze di cui siamo in possesso. Non siamo controllori. Eppure siamo chiamati a svolgere anche questo ruolo. E non solo lo abbiamo accettato, ma lo stiamo applicando con costanza e dedizione, al fine di contribuire ad una maggiore tutela della piazza, dei fruitori e degli stessi residenti».

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