Ancona, una piazza al coperto con eventi tutto l’anno come nelle metropoli

Ancona, una piazza al coperto con eventi tutto l anno come nelle metropoli
Ancona, una piazza al coperto con eventi tutto l’anno come nelle metropoli
di Antonio Pio Guerra
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Sabato 24 Giugno 2023, 04:30

ANCONA Il rilancio della Galleria Dorica è ai blocchi di partenza. Dopo la firma all’ordinanza che dà il via alla messa in sicurezza dell’ingresso lesionato di Corso Garibaldi, il sindaco Daniele Silvetti è già al lavoro perché questo gioiello anconetano torni a risplendere. Per ora ci sono soprattutto le suggestioni. «Sarebbe l’ideale» risponde la fascia tricolore quando gli proponiamo un restyling sullo stile della Galleria Alberto Sordi di Roma. Idea, questa, avanzata dalla Confartigianato di Ancona nella persona del presidente comunale, Paolo Longhi.


Il sogno

«Sarebbe un sogno riuscire a rendere la Galleria Dorica un luogo suggestivo e attraente, proprio come la galleria romana che rappresenta oggi un centro di attrazione turistica conosciuta in tutto il mondo» continua Longhi. Una posizione con cui Silvetti appare in sintonia. «Vogliamo intervenire per concedere una fruibilità autentica al cittadino, al turista ed al semplice passante» spiega il primo cittadino. Per farlo, essenziale sarà il contributo dei privati. I commercianti, certo ma anche le associazioni di categoria, come la Cna. «Ci siamo riuniti proprio ieri (giovedì, ndr) e abbiamo lavorato al progetto di riqualificazione» rivela Andrea Cantori, segretario di Cna per l’area vasta di Ancona. «Abbiamo in mente qualcosa di grosso» preannuncia Cristina Dentella, titolare dell’ottica omonima e referente per la galleria nella Confederazione. Vale la pena ricordarlo: la sua attività è l’unica ad essere in galleria dall’apertura, nel ‘56. «Non sarà facile ma torneremo ad essere il centro di Ancona» assicura. Per ora, tutti gli sforzi sono concentrati sul reperimento dei fondi. Si partirà dai bandi, anche quelli messi a disposizione dalla Regione Marche per la riqualificazione, ma «si sta cercando il modo per integrare pubblico e privato» racconta Dentella. «Riqualificare la galleria, valorizzandone le forme, i mosaici e le luminosità» dovrà essere la strada maestra secondo Silvetti. Come sarà, quindi, la Galleria Dorica di domani? È ancora troppo presto per saperlo. Nella testa di Dentella e Cantori un bozzetto c’è già ma è ancora in fase troppo embrionale perché si possa avanzare qualche ipotesi concreta. «Al centro ci sarà la rivalorizzazione della componente storica» dice convintamente l’ottica. Gli spunti? La Alberto Sordi di Roma, certo, ma anche alcune gallerie tedesche. Fatto lo scheletro, poi si dovrà lavorare sui contenuti. Per il sindaco, ad esempio, «la copertura della galleria consentirà l’organizzazione di eventi per dodici mesi all’anno». Di che tipo? «Culturali, musicali, espositivi». Spazio alla fantasia, insomma. «Questo spazio può diventare un luogo di ritrovo, proprio come fosse una piazza al coperto» per Silvetti. Le potenzialità non mancano: da una parte c’è Corso Garibaldi, dall’altra il Mercato delle Erbe. Per entrambi, si spera, presto arriverà un bel lifting. «Vogliamo ricreare un anello attrattivo che abbracci tutto l’hinterland anconetano» promette Cristina Dentella. «Io sono cresciuta in questa galleria e ne ho visto lo splendore ed il declino» racconta, abbandonandosi ai ricordi. «Quando tocchi il fondo, per legge fisica devi risalire. E noi vogliamo risalire» conclude, a nome suo e di tutti i commercianti della galleria.

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