ANCONA - Con uno smartphone ha ripreso tutto: calci, pugni, spintoni e pure un coltellino sguainato da uno dei ragazzini che ieri pomeriggio si sono picchiati in piazza Cavour, ignari del fatto che ad immortalare quelle sequenze da brividi, oltre alle telecamere comunali, c’era pure il cellulare di una passante-detective. La donna, incappata suo malgrado in quella scena da paura, non ha avuto un attimo di esitazione: ha tirato fuori dalla tasca il suo telefonino e ha filmato la zuffa choc. Poi ha chiamato il 112 e ha consegnato ai carabinieri le immagini: i protagonisti della rissa scoppiata in pieno giorno hanno le ore contate.
Secondo le prime informazioni, si tratterebbe di ragazzini, alcuni dalla pelle scura, italiani di seconda generazione appartenenti ad alcune delle bande che da mesi gravitano in centro, forse le stesse che in passato hanno creato il caos lungo le vie dello shopping. Si sarebbero scontrati due gruppi diversi, con il coinvolgimento di una mezza dozzina di giovani: una zuffa senza esclusione di colpi, che avrebbe potuto prendere una piega decisamente peggiore se le grida dei passanti e le sirene delle forze dell’ordine non li avessero costretti alla fuga. Infatti, durante la violenta colluttazione, scaturita come al solito da motivi banali e forse alimentata anche dall’alcol, uno dei contendenti ha estratto un coltello con il quale ha minacciato i rivali. Grazie al cielo non l’ha usato contro di loro.
Erano circa le 17,30 di ieri quando la tensione è salita alle stelle in piazza Cavour, purtroppo non nuova alle bravate di ragazzini su di giri che non esitano a venire alle mani quando perdono il controllo.