ANCONA - Qualcuno poteva fermare Luca Giustini, impedire che il suo delirio mistico si spingesse fino al sacrificio della piccola Alessia?
E’ l’interrogativo a cui stanno cercando di fornire risposte i carabinieri della Compagnia di Ancona, ricostruendo le ultime settimane del ferroviere modello e seguendo le tracce dei sintomi di un disagio che avrebbe cominciato a manifestarsi all’inizio di agosto. Lo stesso ferroviere, nella sua confessione choc davanti al Gip Cimini, racconta di aver cominciato a sentire quelle voci interiori due o tre settimane prima.
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I pianti del padre killer
Si poteva fermare Giustini?
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Lunedì 25 Agosto 2014, 22:44 - Ultimo aggiornamento:
27 Agosto, 12:58
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