Il quartiere Piano di Ancona assediato dai mendicati, spunta l'ombra del racket

Slalom tra i mendicanti al Piano, c’è l’ombra del racket. Un furgone li scarica e torna a prenderli
Slalom tra i mendicanti al Piano, c’è l’ombra del racket. Un furgone li scarica e torna a prenderli
di Claudio Comirato
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Mercoledì 17 Agosto 2022, 04:05 - Ultimo aggiornamento: 12:31

ANCONA - La riqualificazione del mercato di piazza D’Armi è un intervento atteso da anni che secondo il Comune potrebbe essere ultimato entro il 2023. Una scadenza su cui hanno gli occhi puntati gli operatori commerciali - ma anche i residenti - della zona che da decenni vivono di promesse. In attesa dell’inizio dei lavori che andranno avanti per gradi, il quartiere dopo un periodo di calma relativa è tornato terreno di conquista, si fa per dire, di mendicanti e senza fissa dimora.

E non c’è solo l’aspetto umanitario, con le ferite nell’anima delle scene di disperati alla ricerca di qualche moneta per acquistare qualcosa da mangiare. In questo ultimo periodo al mercato del Piano sono tornati i fantasmi della carità, seduti a terra aspettando un soldo.

Sul marciapiede che costeggia il vecchio campo sportivo, nei pressi dell’entrata del mercato del pesce e vicino al capannone che un tempo ospitava il consorzio agrario, sono comparsi volti nuovi di poveracci che chiedono l’elemosina. Tutti con lo stesso cartello, o quasi: “Sono povero, ho due figlie da mantenere donate un soldo per un pezzo di pane”. 

Martedì e venerdì

I mendicanti nelle giornate di martedì e venerdì arrivano dalle parti di via della Montagnola a bordo di un furgone, lo stesso mezzo poi viene a riprenderli attorno all’ora di pranzo. Il sospetto è che si tratti di disperati sfruttati da qualche organizzazione criminale. Già in passato in zona si erano avuti fatti analoghi. Al Piano, in modo particolare dalle parti dell’ex campo sportivo, il problema dei senza fissa dimora e degli accattoni è tornato di drammatica attualità. Mani tese che sono una costante all’ingresso del parcheggio che un tempo ospitava il campo da calcio. Nonostante la sosta sia gratuita, la zona è presidiata da un gruppo di nigeriani che si prendono anche l’incombenza di dirigere il traffico in entrata e in uscita dal parcheggio. Altri invece si impegnano ad indicare posti liberi nel parcheggio tra l’area riservata alla Marina Militare e la strada che costeggia l’ex campo da calcio. Mani tese che rischiano di chiudersi a pugno: non mancano minacce più o meno velate nei confronti degli automobilisti più restii a lasciare qualche moneta.

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