Insegnante di musica, single, un archivio con oltre un milione di file raccolti in vent'anni: i segreti del pedofilo arrestato

Insegnante di musica, single, un archivio con oltre un milione di file raccolti in vent'anni: i segreti del pedofilo arrestato
Insegnante di musica, single, un archivio con oltre un milione di file raccolti in vent'anni: i segreti del pedofilo arrestato
di Teodora Stefanelli
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Domenica 19 Dicembre 2021, 04:00 - Ultimo aggiornamento: 18:23

ANCONA - Un tipo solitario e taciturno, magari anche scontroso. Insegnante di musica precario, lezioni private impartite ai ragazzi, qualche lavoretto di utilità sociale negli enti pubblici del circondario durante i lunghi periodi di disoccupazione. Una vita ancora incompiuta, sulla soglia dei 50 anni, ma nessuno nel piccolo paese della Vallesina dove abita avrebbe immaginato in quale pozzo dell’orrore si specchiava la sua esistenza da single. Da vent’anni il musicista, secondo l’indagine della Polizia postale di Ancona che l’ha portato in carcere nelle scorse settimane per detenzione di materiale pedopornografico, collezionava con cura maniacale da archivista foto e video di minorenni, età presunta dai 6 ai 13 anni, coinvolti in atti sessuali con persone adulte. 

 
La collezione
Non qualche immagine, ma una mole impressionante di materiale raccapricciante, conservato in un archivio da oltre un milione di file, tra hard disk, Cd, Dvd e smartphone.

La collezione di un pedofilo seriale del web, perfettamente catalogata per tipologia di materiale e in base all’età dei piccoli coinvolti. Il protagonista di questa vicenda è un 49enne, residente in un borgo dei Castelli di Jesi, arrestato dalla Polizia postale in flagranza di reato. Una persona senza precedenti penali, anche se con un passato tormentato pare da problemi familiari. In passato aveva insegnato musica anche in alcune bande cittadine e in paese era conosciuto da molti come una persona taciturna. Celibe e senza figli, viveva da solo in casa e svolgeva qualche impiego in Comune come lavoratore sociale. Il suo profilo, apparentemente da insospettabile, è emerso nell’inchiesta della Polizia Postale di Ancona incrociando alcune segnalazioni presentate da un organismo internazionale che monitora il web proprio per intercettare scambi di materiale pedopornografico. Diverse volte il suo account ricorreva in siti considerati a rischio. Alla nona segnalazione, incrociando i dati, la Polizia postale è riuscita a identificare il domicilio esatto dell’internauta, facendo scattare la perquisizione a casa del 49enne musicista. 


Il sequestro
L’uomo, arrestato in flagranza di reato, avrebbe scaricato tutto quel materiale proibito tenendolo solo per il suo sterminato archivio, senza divulgarlo o condividerlo con altre persone in rete. Cosa che invece spesso accade, soprattutto con i sistemi di condivisione sul dark web o via Telegram. Il sequestro e la conseguente analisi del materiale che teneva in casa ha permesso agli investigatori di ipotizzare che l’uomo avesse iniziato a collezionare il materiale pedopornografico sin da giovane. Da almeno vent’anni, secondo l’ipotesi degli investigatori, raccoglieva foto e video di bambini in pose compromettenti. Oltre a suonare nella banda, a volte impartiva lezioni di musica private, anche ad alcuni bambini e ragazzi del paese. Circostanza che ha messo in allarme gli investigatori della Polizia, che con tutte le cautele del caso hanno ascoltato i suoi allievi, anche minorenni, proprio per verificare se l’insegnante avesse avuto atteggiamenti sconvenienti o attenzioni particolari nei loro confronti, per ipotizzare eventualmente anche altri reati a sfondo sessuale. Dal racconto dei minori però, fortunatamente non sono emersi comportamenti sospetti da parte del musicista. L’indagine coordinata dalla procura di Ancona è stata seguita anche dal Servizio polizia postale e delle comunicazioni, in particolare dal Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online. Colto in flagranza di reato, il musicista è stato arrestato dalla squadra anti pedopornografia online del Compartimento di Ancona. Il Gip del tribunale di Ancona ha già convalidato l’arresto e l’uomo si trova ora nel carcere anconetano di Montacuto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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