ANCONA Rinuncia al reddito di cittadinanza per il bonus stagionale Covid 19 a beneficio della figlia, ma i soldi versati dall’Inps finiscono nel conto sbagliato. A volte sembra restare solo la resa davanti alle trame spietate dei cavilli burocratici. E finisce che il cittadino si sente all’angolo, senza sapere neanche più a che santo votarsi per risolvere la situazione.
L’intoppo
E pensare che, in questo caso, sarebbe sufficiente per l’Inps richiedere la restituzione della somma versata e allo stesso tempo provvedere al nuovo accredito questa volta nel conto corrente giusto. Il mostro della burocrazia sta mettendo a dura prova Susanna Zampini, anconetana residente nel capoluogo con la figlia. Susanna nel giro di pochi giorni potrebbe perdere l’intera somma che in realtà doveva transitare nel conto corrente della ragazza. Una vicenda che inizia nel mese di giugno, come racconta la stessa Susanna Zampini: «Il bonus stagionale di 2400 euro destinato a mia figlia non era stato rinnovato in quanto risultava che ero beneficiaria del reddito di cittadinanza pari a 63 euro al mese. Tutti i Caf da me consultati mi hanno detto che le due cose sono compatibili ma per evitare lungaggini burocratiche ho rinunciato al reddito di cittadinanza con tanto di raccomandata. Il giorno successivo mia figlia ha ripresentato la domanda per il bonus stagionale». Fin qui nulla di eccezionale se non il fatto che dopo qualche giorno l’Inps si è fatta sentire: «A mia figlia è arrivata una mail in cui si confermava la concessione del bonus stagionale ma i soldi, circa 2.400 euro, sono stati versati nella mia tessera legata al reddito di cittadinanza».
L’appello
Conclude Zampini: «Non è stato toccato un centesimo, l’Inps revoca il mio reddito di cittadinanza su mia precisa richiesta, poi mi versa soldi nel conto, soldi di mia figlia. Basterebbe davvero poco per venire a capo di questa situazione ma sembra davvero impossibile risolvere il pasticcio creato dall’Inps».
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