ANCONA Pasti caldi e differenziati per i pazienti, secondo gusti, diete e credo religioso. Finalmente sarà possibile a Torrette, dopo che l’Azienda Ospedaliero-Universitaria delle Marche ha vinto la lunga battaglia legale contro la Serenissima Spa che aveva fatto ricorso contro l’esito del bando di gara del 20 febbraio 2020 per l’aggiudicazione, con un accordo quadro misto, del servizio di ristorazione. Un appalto da 21,2 milioni di euro per 5 anni, con incrementi opzionali fino a 14 milioni, comprensivo di lavori di ristrutturazione (per un milione e mezzo) dell’attuale cucina, da ampliare e adeguare al nuovo servizio che prevede, appunto, vassoi personalizzati per i pazienti e non più pasti riscaldati preconfezionati.
Contro l’esito della gara, aggiudicata alla Markas Srl, aveva fatto ricorso la terza classificata che, tra l’altro, contestava la presunta violazione della clausola sociale sul riassorbimento del personale impiegato dall’appaltatore uscente (la stessa Serenissima Spa) e l’impossibilità, per la società vincitrice del bando, di offrire, come invece dichiarato, il 100% dei prodotti al tempo stesso Bio, Dop, Igp e locali.
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