ANCONA - Transenne al Passetto, cantieri, nastri biancorossi ovunque e scarabocchi che, invece di diminuire, aumentano a vista d’occhio. Uno dei punti panoramici più belli della città lascia a desiderare. Era l’inizio di dicembre avevamo raccontato dell’incuria tra la pineta e via Thaon de Revel. Ieri mattina, tornando a passeggiare in questi luoghi, è apparso chiaro come la situazione sia addirittura peggiorata.
Salendo i gradini del Monumento ai Caduti, infatti, si trovano nuove scritte e scarabocchi. «Welcome to “Ancono”» ha scritto qualche ragazzino, che evidentemente non eccelle in italiano, alla base della colonna centrale dell’opera dell’architetto Guido Cirilli.
La desolazione
«Servirebbe più civiltà da parte di tutti e maggiore senso di partecipazione – dice Andrea Raschia, residente e pensionato – il valore degli amministratori è importante ma prima di tutto serve responsabilità da parte dei cittadini. Così avremmo molte meno scritte e sporcizia in giro». Lasciando alle spalle le brutture dei writers si scende verso il balcone del Passetto. Qui si incontrano già i primi turisti. Alcune ragazze inglesi stanno scattando una foto di gruppo con il mare sullo sfondo. Poco distante, un pezzo di legno traballante e dei nastri bloccano il passaggio sulla parte sinistra della scalinata verso il mare. «Sono travi brutte e anche pericolose – dicono Remo e Carlo, due pensionati –. Guardi, si staccano i pezzi di legno, è una cosa indecente. Qualche bambino può farsi male». Le transenne servono per impedire il passaggio sul lato sinistro dell’imponente scalone. Lunedì sera è arrivata in Comune la segnalazione dei vigili del fuoco perché alcune porzioni si sono sgretolate. «Abito a Pietralacroce ma vengo sempre qui con il cane – dice Tommaso Melappioni che passeggia insieme al suo lagotto Giorgino –, ci sono lavori in corso e situazioni ferme da tempo. Non mi ero accorto del blocco alle scalinate del Passetto, ma poi le ho notate e, dico la verità, la cosa non mi sorprende. Qui basta mettere una transenna e quattro nastri e poi se ne riparla chissà quando. Bisogna darsi dei tempi certi o non si va avanti».
Il tour prosegue in via Thaon De Revel.