Tossici e sbandati nel parco senza pace, tra siringhe, bivacchi e covi per la droga: «Qui servono le telecamere»

Resti di bivacchi nel parco Pacifico Ricci agli Archi
Resti di bivacchi nel parco Pacifico Ricci agli Archi
di Teodora Stefanelli
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Sabato 19 Febbraio 2022, 08:10

ANCONA - Il parco Pacifico Ricci ha due volti. Di giorno ospita i giovani del quartiere che giocano a basket e a tennis, dopo il tramonto tossici e sbandati prendono piede e diventano i padroni. A ben vedere gli strascichi della loro disperazione si notano il giorno dopo, quando restano a terra lattine di birra, mozziconi, cartacce, pezzi di stagnola annerita e siringhe.

Giovedì sera un 38enne anconetano è andato in overdose mentre si trovava nei pressi del boschetto di via Fornaci Comunali.

Ha fatto appena in tempo a chiamare un suo amico per avvisarlo del malore prima di perdere i sensi. È stato salvato grazie al tempestivo intervento dei volontari della Croce Gialla di Ancona. Gli stessi militi che domenica scorsa qui hanno soccorso una ragazzina in ipotermia, ritrovata completamente ubriaca vicino ad un canale di scolo dov’era caduta. In effetti, anche senza aver bevuto, bisogna fare attenzione a dove si mettono i piedi per non inciampare sui gradini rotti della scalinata e per non finire nelle pozze di acqua putrida. 


Vicino ad una panchina qualcuno ha costruito un bivacco. Si vedono chiaramente i segni del falò usato per scaldarsi e mangiare. Una residente giura di aver visto più volte dalla finestra di casa delle persone di origine africana entrare nella zona dove ci sono i giochi per i bambini e inserire delle buste all’interno di alcune fessure sul muro. «Poi, dopo un po’, venivano altre persone, credo clienti, che ritiravano la busta e se ne andavano».

Guardando con attenzione le fessure sono molto profonde e, volendo, non è difficile occultare dentro droga o armi senza farsi vedere da anima viva tanto più che ancora non ci sono le nuove luci e la videosorveglianza. Il progetto di riqualificazione, del valore di più di 200 mila euro, prevedeva i lavori necessari per ripulire l’area verde, dotarla di nuovi giochi accessibili anche ai bambini disabili, videosorvegliarla con spycam ad alta definizione che tengano alla larga spacciatori e clienti. «Il progetto delle telecamere – assicura l’assessore alle Manutenzioni Stefano Foresi - è già pronto ed è già stato fatto il computo metrico estimativo. Ci teniamo particolarmente a finire la bonifica. Verrà un progetto bellissimo, con tre aree verdi di cui una è già stata completamente risistemata grazie al lavoro dei volontari». 


Conclude l’assessore Foresi: «Grazie all’associazione Arcopolis e ai suoi mille iscritti ora questa zona è nuovamente fruibile dai giovani del quartiere». L’associazione di quartiere in effetti è impegnata quotidianamente a migliorare la zona: «L’unica strategia che funziona - spiega il presidente Silvio Boldrini - contro lo spaccio e la delinquenza è vivere la zona. Benissimo le telecamere e le forze dell’ordine a presidiare ma, a mio avviso, sono soluzioni tampone. Bisogna rivalutare, come stiamo già facendo da tempo anche con l’aiuto del Comune, l’intera zona. Abbiamo chiesto la possibilità di avere un chioschetto al Pacifico Ricci proprio per invogliare i ragazzi a venire. Sport e convivialità sono i segreti per battere lo spaccio». Con gli assessori Stefano Foresi e Andrea Guidotti «c’è una collaborazione attiva e fruttuosa. Noi volontari a primavera faremo una nuova bonifica delle siringhe». Poi il Comune «ha promesso che prima dell’estate installerà le luci e le telecamere». 

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