ANCONA - Regia comune, più risorse e funzionalità precise. In tre mosse Ida Simonella detta la rinascita del Parco del Cardeto. L’assessore al Bilancio, e candidato-sindaco del centrosinistra, definisce i contorni della rigenerazione di un’area metropolitana, altrimenti condannata all’incuria. «Il tema è la valorizzazione del suo patrimonio naturale, di specie rare e autoctone, e monumentale, che appartiene, in termini di competenza, a soggetti diversi». Serve un’azione coordinata. «C’è la partnership con Demanio e ministero Beni culturali per rigenerare l’ex convento dei Cappuccini e trasformarlo, con 10-15 milioni d’investimento, nella nuova sede dell’Archivio di Stato. Poi il sodalizio con la Politecnica che ha portato l’ex caserma Villarey a essere uno degli ingressi del parco, restituendo significato alla struttura per realizzare, all’epoca, la facoltà di Economia. Un impegno che oggi si rinnova affinché l’ex magazzino delle derrate alimentari diventi uno studentato».
Le risorse
Servono risorse aggiuntive, prosegue Simonella, «per dare rilievo al cimitero ebraico, il meglio conservato in Europa, in un contesto bellissimo».
Un assist indiretto a Daniele Silvetti, per cui il Cardeto è la nuova frontiera del Parco del Conero, di cui è presidente. «Ampliare i confini dell’area protetta significa dare centralità alla Dorica», afferma il candidato-sindaco del centrodestra. «Faremo risorgere il Museo diffuso, tra storia e identità, per un viaggio nel tempo attraverso 700 anni di storia del capoluogo». Silvetti procede per step. «Tra i progetti della Grande Ancona c’è la valorizzazione di quest’area naturale urbana di 35 ettari, a picco sul mare: verrà riqualificata». Silvetti punta a uno «sviluppo sostenibile che metterà in equilibrio conservazione e tutela ambientale per dare risalto alle attività culturali e turistiche.
Ancona è una dei pochissimi capoluoghi di regione in Italia inserito in un parco regionale: includendo il Cardeto vedrebbe aumentare le occasioni di intercettare risorse di fondazioni bancarie, Regione e Comunità europea». Serve un gioco di squadra, «con una sinergia tra Comune, Ente Parco e Università Politecnica si costituirà un cartello competitivo sullo scenario nazionale per una nuova fruibilità di spazi pubblici, una riqualificazione del verde, nuove aree per le attività culturali».
Silvetti pensa al diciannovesimo sentiero del Parco: tra spiritualità, cultura e natura, dalla Cattedrale di San Ciriaco si arriverebbe alle Grotte del Passetto. Sulla nuova sede dell’Archivio di Stato rilancia: «Ben venga la riqualificazione dell’ex Caserma Stamura anche se dal Demanio, che con il ministero dei Beni culturali firma l’operazione, ci aspettiamo una maggior collaborazione e disponibilità, a cominciare dalla sistemazione del vecchio faro, attorno al quale confidiamo si possa tornare presto a organizzare eventi e intrattenimento». Un ultimo passo: «Un presidio informativo del Parco del Conero, da realizzare in città, cogestito tra Ente, Comune e associazioni ambientaliste e del volontariato sociale e un lab didattico per le scuole». Azione.