ANCONA - Sul marciapiede, sulle strisce pedonali, in doppia fila, sugli stalli riservati agli autobus o peggio ancora agli invalidi, perfino davanti ai cantieri in corso. Parcheggiano ovunque, pur di non pagare o non perdere tempo a cercare un posto (legale) libero. I furbetti della sosta sono dappertutto. Non li ferma il Covid e nemmeno il rischio di una multa. Nel 2021 i vigili urbani ne hanno staccate quasi 37mila, in media 100 al giorno. Eppure gli automobilisti indisciplinati non demordono: segno che le stangate non bastano.
Il caos
In centro è un assedio. L’anello di piazza della Repubblica è l’emblema del caos sosta. Il cantiere di via della Loggia è diventato un’occasione per lo stop&go: molti hanno preso l’abitudine di lasciare l’auto proprio davanti all’isola pedonale provvisoria e lo stesso avviene davanti ai cantieri degli Archi e di via Thaon de Revel. I tassisti ogni giorno maledicono chi occupa abusivamente i loro posti riservati, davanti al teatro delle Muse. Ma anche l’imbocco di corso Garibaldi, lato porto, è uno dei punti prediletti per la sosta veloce, pure dal proprietario della Porsche che ieri mattina era parcheggiata sulle strisce pedonali davanti al Caffè Giuliani. Nella Spina dei Corsi, nelle ore centrali della giornata, è un inferno. In corso Stamira vige l’hobby (deprecabile) di salire con la macchina sul marciapiede: avviene spesso davanti alla banca. Un escamotage per posteggiare prima e gratis. Corso Amendola è il regno della sosta in doppia (talvolta tripla) fila: il boulevard dello shopping è una giungla senza regole. Carenza di posti? Fino a un certo punto. Ieri mattina molti park blu erano liberi, eppure c’è chi lasciava ugualmente l’auto dove non si deve per fretta o per risparmiare qualche monetina. Gli anconetani sono un popolo di indisciplinati e di pigri. Ad esempio, amano parcheggiare davanti ai gazebo dei bar per andare a prendere il caffè. «Tanto mi fermo solo un minuto», è la scusa più gettonata. Una storia che si ripete tutti i giorni sul viale della Vittoria, mentre in via Corridoni il tema è più delicato: qui davvero c’è carenza di posti e i dipendenti del Salesi, stanchi di essere multati, sono scesi in piazza per chiedere al Comune un pass riservati.
Come combattere la sosta selvaggia? Le direttrici sono tre. «Incentivare il parcheggio veloce in centro, dare maggiori certezze alla sosta dei residenti e agevolare la sosta lunga dei pendolari nei park scambiatori», è la ricetta dell’assessore alla Mobilità, Ida Simonella.
Le soluzioni
Il Pums (Piano urbano di mobilità sostenibile) a cui il Comune sta lavorando non può prescindere dallo sviluppo della mobilità dolce.