Palestra abusiva senza Green pass e pubblicizzata col passaparola: scatta il sequestro, nei guai anche un nonnino

Palestra abusiva senza Green pass e pubblicizzata col passaparola: scatta il sequestro, nonnino nei guai
Palestra abusiva senza Green pass e pubblicizzata col passaparola: scatta il sequestro, nonnino nei guai
di Federica Serfilippi
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Domenica 10 Ottobre 2021, 02:25 - Ultimo aggiornamento: 11 Ottobre, 10:57

ANCONA - Non sarebbe stata pubblicizzata online, ma solo tramite il passaparola e la disponibilità di ogni tipo d’attrezzo ginnico dislocato su oltre 150 metri quadrati di superficie. La fortuna di una palestra di via Novelli, nel cuore del centro di Ancona, è terminata venerdì sera, al termine dell’operazione compiuta dagli agenti della Divisione Amministrativa della questura e dai colleghi della polizia locale.

I sigilli

Sono scattati i sigilli di chiusura perché l’attività, stando a quanto emerso, operava in modo completamente abusivo, non avendo mai ottenuto le autorizzazioni per aprire. Il titolare, un 83enne anconetano, è stato sanzionato con una doppia multa: da una parte 2mila euro per aver portato avanti l’attività senza le necessarie autorizzazioni; dall’altra 400 euro per non aver provveduto a rispettare le normative anti Covid, come il controllo all’ingresso degli eventuali Green Pass e la misurazione della temperatura corporea ai clienti. La palestra sorgeva in un seminterrato collocato all’interno di una palazzina occupata perlopiù da appartamenti. Molto tempo addietro, il piano interrato era proprio animato da un centro fitness, gestito dall’83enne. L’attività era poi stata chiusa per un periodo per poi riaprire – dicono gli investigatori – in maniera abusiva. L’ipotesi è che la struttura fosse tornata operativa ormai da alcuni anni, vista anche la “fedeltà” di alcuni clienti.
A far scattare le indagini sono state una serie di segnalazioni: gli appostamenti hanno permesso di accertare come alcune persone entrassero all’interno del palazzo con borsoni e tute ginniche per poi uscire dopo circa un’ora e mezza. Venerdì sera è dunque scattato il blitz. Quando gli agenti sono entrati hanno trovato all’interno della palestra sei clienti intenti ad allenarsi. 
Dai controlli amministrativi è emerso che la struttura fosse sprovvista dei documenti validati dagli enti competenti, come la segnalazione di comunicazione inizio attività e autorizzazione sanitaria.

Ma non solo, perché il titolare della palestra – nonché proprietario della struttura - è stato sanzionato per non aver adottato le misure per contenere il rischio Covid. Sul posto sono stati chiamati i tecnici comunali e l’Asur per verificare le condizioni igienico-sanitarie della palestra, caratterizzata anche da spogliatoi e docce. La questione è stata anche inoltrata alla Guardia di Finanza per un approfondimento fiscale, considerato l’abusivismo contestato. 

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