ANCONA - Li hanno sentiti gridare, qualcuno si è affacciato e li ha visti prendere a calci gli ingressi del palas abbandonato, nel tentativo di fare irruzione. «Siamo operai, entriamo!», urlavano con fare provocatorio. I residenti hanno subito chiamato il 112 e in via Veneto si sono catapultate due pattuglie dei carabinieri per dare la caccia ai ragazzini scalmanati.
Il progetto
Non c’è pace per il Palaveneto, divenuto un’attrazione al contrario, irresistibile per giovani in cerca di brividi da quando è stato chiuso, ormai quattro anni fa.
I residenti si sono allarmati e con la loro segnalazione hanno permesso ai carabinieri di intervenire subito. Alcuni adolescenti sono scappati, altri non hanno fatto in tempo e sono stati fermati e identificati. Poiché non sono stati rinvenuti segni di effrazione, sono stati rilasciati con la classica lavata di capo. Ma il Palaveneto assomiglia a una bomba a orologeria: lo scorso 21 luglio tutto il quartiere si era svegliato nel cuore della notte per un incendio scoppiato nella pancia del palas degradato. L’intervento dei vigili del fuoco ha scongiurato il peggio: probabile l’origine dolosa, ma il colpevole non è stato trovato.
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