Scatta il vax day dei maturandi, buona la prima al Palarossini: «Ora andremo più sereni all'esame»

I maturandi in attesa del vaccino al Palarossini
I maturandi in attesa del vaccino al Palarossini
di Stefano Rispoli
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Giovedì 3 Giugno 2021, 07:50

ANCONA - Per sé, per gli altri. Per concentrarsi solo sull’esame, senza altri pensieri. E per un’estate in libertà. Perché dopo la Maturità arrivano le vacanze: al diavolo tamponi e quarantene, basta un’iniezione e passa la paura. Il desiderio di normalità, dopo mesi di lockdown e coprifuoco, ha fatto da propulsore alla corsa al vaccino, nel primo dei cinque giorni speciali dedicati ai maturandi.

Buona la prima, anche se ci si aspettavano numeri maggiori, per quanto ieri in calendario fossero previsti solo i cognomi dalla A alla C (oggi si proseguirà con la fascia D-L, domani con la M-P, sabato con la Q-Z e domenica c’è il recupero per i ritardatari). Al Palarossini ieri alle 13 erano state somministrate dosi Pfizer a 145 studenti: a fine giornata hanno toccato quota 175. «I ragazzi sono stati tutti bravi, educati, carini - dice Rosalba Franco, dottoressa dell’hub del palas -. Hanno compreso l’importanza del vaccino, sono stati molto collaborativi. Sanno che questa è la strada giusta: un gesto fondamentale per se stessi e per gli altri». 


C’è chi si è presentato in stampelle all’appuntamento con l’iniezione: Emanuele Battelli, maturando dell’Istvas, si è infortunato al ginocchio giocando a calcetto con gli amici. «Ho saputo di questa opportunità per gli studenti e l’ho colta al volo - commenta -, almeno sarò più sereno all’esame e potrò partire in tranquillità con il mio gruppo per le vacanze a Barcellona».

Federico Boccolini, studente del Podesti Calzecchi Onesti, non nasconde l’ansia da Maturità. «Ma adesso mi sento più sicuro, in tutti i sensi» sorride, scoprendosi il braccio per la puntura. Irene Cecchini, sua compagna di scuola, si è presentata convintissima al palas: «Adesso o più avanti, mi sarei comunque vaccinata: lo considero un gesto importante, tanto vale farlo subito». 


Ma non tutti i giovani la pensano allo stesso modo. «Nella mia classe purtroppo c’è chi ha scelto di non vaccinarsi - rivela Matilde Campanardi del Corridoni-Campana di Osimo -. Alcuni hanno paura, altri sono proprio disinteressati. Io invece non vedevo l’ora: avrò meno pensieri in vista dell’esame e potrò godermi l’estate senza problemi». 


Sfilano i maturandi al Palarossini: il Vax Day (senza obbligo di prenotazione), nel giorno della festa della Repubblica, sembra attirare più del mare o di una gita fuori porta. C’è chi ha puntato la sveglia presto, chi invece si è presentato in costume e infradito nel pomeriggio, con la pelle arrossata dal primo sole. Camilla Beffa (studentessa dello scientifico Savoia) e Vittorio Bongiovanni (Istvas) si fanno coraggio a vicenda. «Convinti dai nostri genitori? No - dice lei -. Mamma si è già vaccinata, ma mi ha suggerito di scegliere liberamente: non ho avuto dubbi». «L’ho fatto per l’esame, per i prof che hanno insistito molto - interviene Vittorio -. Speriamo di tornare alla normalità, anche se non sarà un’estate come tutte le altre perché purtroppo non tutti si sottoporranno al vaccino». 

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