Ancona, «Pagate o sfiguriamo vostra
figlia»: coppia di spacciatori in manette

Ancona, «Pagate o sfiguriamo vostra figlia»: coppia di spacciatori in manette
di Federica Serfilippi
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Giovedì 7 Febbraio 2019, 03:55
ANCONA - Un incubo durato poco più di una settimana, fatto di continue minacce e richieste di denaro: «Se non paghi, sfiguro il volto di tua figlia in maniera tale che non potrai più riconoscerla», «Picchierò anche il suo ex ragazzo», «Se i soldi non ci sono, finisce male». Il turbine di violenza verbale sarebbe stato perpetrato da una 23enne anconetana e dal suo fidanzato marocchino di 31 anni, entrambi legati al mondo della droga. Proprio l’eroina avrebbe spinto la coppia a rendere la vita impossibile al padre di una tossicodipendente di 25 anni che aveva maturato un debito di 150 euro con il nordafricano.
 
Una volta pagato, sempre sotto minaccia, i fidanzati avrebbero continuato il pressing per ottenere ancora di più. L’angoscia per una famiglia intera è terminato martedì mattina, quando nei pressi di un bar del Piano è scattato il blitz degli agenti della Squadra Mobile che ha permesso di arrestare la coppia non appena presa una bustarella contenente 150 euro e consegnata dal padre della tossicodipendente. L’accusa è concorso in estorsione. Il marocchino è finito a Montacuto. La ragazza nel carcere di Pesaro. Solo tre mesi fa era rimasta coinvolta in un’altra inchiesta aperta, sempre della Squadra Mobile, per violenza sessuale aggravata. In quel caso, figurava come vittima di abusi sotto l’effetto di stupefacenti.
Anche in questo filone, totalmente scollegato all’altro, è centrale la droga. Tutto sarebbe nato da un debito maturato dalla 25enne con il marocchino: 150 euro di eroina non pagati. Con i soldi non incassati, sarebbero iniziate le pressioni contro la giovane. Dopo essersi confidata con i genitori, la situazione è stata presa in mano dal padre. La settimana scorsa si è incontrato con il 31enne in una pizzeria di Torrette e gli ha consegnato i soldi. La vicenda sembrava finita lì. E invece il marocchino è tornato alla carica, questa volta – dice la procura – spalleggiato dalla fidanzata, legata alla 25enne da un rapporto di conoscenza. Insieme avrebbero chiesto insistentemente all’uomo altri soldi. Volevano un’altra tranche da 150 euro. Le minacce sarebbero state perpetrate sia attraverso il cellulare del nordafricano che quello dell’anconetana. Quest’ultima, tra l’altro, pretendeva 50 euro a fronte di un vecchio debito maturato con la tossicodipendente. All’ennesima richiesta estorsiva, i genitori della 25enne hannodeciso di presentarsi in questura. Sono bastati pochi giorni agli uomini diretti dal vicequestore Carlo Pinto per mettere insieme i pezzi dell’indagine. Martedì mattina, l’incontro in un bar del Piano tra il padre della ragazza e i due fidanzati. Quando è avvenuta la consegna dei soldi, la coppia è stata bloccata e ammanettata in flagranza. Oggi sono attese le convalide degli arresti.
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