All'ospedale di Torrette tutto esaurito: più posti di terapia intensiva, si va verso il taglio del Blocco operatorio

Ambulanze in fila davanti al Pronto soccorso di Torrette
Ambulanze in fila davanti al Pronto soccorso di Torrette
di Stefano Rispoli
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Domenica 14 Marzo 2021, 04:25

ANCONA - Reparti Covid pieni e letti di terapia intensiva tutti occupati. Torrette è soldout. L’ospedale regionale, travolto dall’ondata pandemica, si prepara all’ennesimo taglio. A rischio c’è il blocco operatorio, con conseguente ridimensionamento dell’attività chirurgica: proprio ciò che si voleva (e si doveva) evitare. 

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La decisione non è stata ancora presa, ma è nell’aria.

E per certi versi è inevitabile, vista la situazione. I contagi sono in continuo aumento, ieri si è toccato il record di 441 nuovi casi nella provincia di Ancona su 1000 registrati nella regione. Nel capoluogo attualmente l’1% della popolazione risulta infettata dal Covid. E a Torrette non si sa più dove collocare i pazienti. Anche ieri si sono formate code di ambulanze fuori dal pronto soccorso, con tempi di attesa solo leggermente inferiori rispetti a quelli dei giorni scorsi, dalle quattro alle cinque ore. E si è raggiunto il picco dei ricoveri nella seconda pandemia: 158. Soffre soprattutto l’area subintensiva: tutti i reparti dedicati sono al completo, incluse le Malattie infettive (40 pazienti) e il Cov4 (47). Al pronto soccorso e all’Obi ieri a mezzogiorno c’erano 23 positivi in osservazione. Tra loro, un anziano che è stato intubato e una donna di 46 anni. Ma è allarme rosso anche in Rianimazione: sono tutti occupati i letti di terapia intensiva sia nella Clinica diretta dal professor Abele Donati (18), sia nella Divisione della dottoressa Elisabetta Cerutti, dove i 10 posti allestiti nei giorni scorsi proprio per far fronte alla pandemia sono già stati tutti assegnati. 


Con 28 posti su 29 (è libero solo quello della Tipo) occupati in terapia intensiva, il passo successivo sarà una sua ulteriore estensione. Da 19 si è passati a 29 e adesso l’unità di crisi di crisi di Torrette ipotizza di salire a 34. L’altra emergenza riguarda l’area subintensiva: servono urgentemente nuovi spazi. Ma ampliare le aree Covid comporterà effetti collaterali molto sgraditi: un ulteriore taglio all’attività chirurgica, già in parte ridotta.


Attualmente a Torrette si stanno perdendo 18 sedute operatorie a settimana, pari a quasi il 20%. Tradotto: 36 interventi chirurgici in meno ogni sette giorni. È la conseguenza della decisione di rinviare tutto ciò che non è urgente tra visite, esami diagnostici e interventi programmati ma procrastinabili. In proiezione, si calcola una perdita di 300 interventi nei prossimi due mesi, ma la stima peggiorerà notevolmente se davvero si dovesse arrivare ad intaccare il Blocco operatorio. 


La morsa del Covid non si allenta. Nelle ultime 24 ore sono morte altre 9 persone residenti nella provincia di Ancona: il più giovane aveva 52 anni e viveva a Fabriano, la più anziana era una 91enne di Cerreto d’Esi. Hanno perso la battaglia anche due jesini di 82 e 83 anni, una 83enne di Filottrano, un 73enne di Sirolo e tre anconetani: un uomo di 77anni e due donne di 86 e 77. Sempre critica anche la situazione all’Inrca con 51 anziani ricoverati, mentre al Salesi i bambini con il Covid sono 3 più 3 donne in gravidanza. E sono sempre numerose le persone in isolamento o in quarantena: sono 9.640 nella provincia, tra cui 224 operatori sanitari. 

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