ANCONA - Contagi alle stelle e caos Covid a Torrette: ecco una maxi Tac portatile per monitorare i pazienti positivi prima ancora dell’ingresso all’ospedale. Verrà installata nel parcheggio davanti al Pronto soccorso, dove da oggi scatta il divieto di sosta in previsione dell’arrivo di tre container con le attrezzature diagnostiche mobili in grado di effettuare fino a 25-30 Tac ed ecografie al giorno.
LEGGI ANCHE:
Sosta breve a 5 euro a Torrette? I furbetti non pagano. Deserto il parcheggio “fast”
Vista la situazione di emergenza assoluta, con l’ospedale regionale assediato da pazienti infettati dal virus (134 i ricoveri secondo l’ultimo bollettino, tra cui 22 positivi “parcheggiati” al Pronto soccorso e all’Obi in attesa di un posto nei reparti specializzati) la Direzione generale ha indetto un bando-lampo per il noleggio di una Tac mobile su container.
Tra le ragioni che hanno spinto la Direzione generale a dotarsi di un vero e proprio reparto di diagnostica esterno all’ospedale, l’indubbia utilità della Tac toracica nella sua capacità di individuare con precisione l’interessamento polmonare dell’infezione da Covid, con la possibilità di trattare precocemente i casi di embolia polmonare e di ottenere un follow-up immediato nella fase acuta. La decisione di installare il macchinario mobile all’esterno del Pronto soccorso nasce dalla necessità di separare i percorsi e mantenere “pulita” la Radiologia dell’ospedale regionale, tenuto conto che sono sempre più frequenti i pazienti che scoprono di essere positivi al Covid solo dopo l’accesso all’ospedale, a seguito di uno screening. Insomma, la Tac mobile, che verrà installata a tempo di record nello stesso piazzale in cui, durante la prima pandemia, era stato allestito l’ospedale da campo, servirà anche per organizzare un pre-triage all’esterno del presidio ospedaliero. Su disposizione del Comando di polizia locale, è stato istituito il divieto di sosta e fermata dalle 8 di oggi alle 20 di domani lungo la strada che porta al Pronto soccorso, lato obitorio, mentre da oggi al 30 giugno saranno vietate la sosta e la fermata in tutto il piazzale antistante l’ingresso del Pronto soccorso.
«Stiamo studiando tutte le possibili forme innovative nell’ottica di ottimizzare i percorsi di accesso dei pazienti», spiega Michele Caporossi, direttore generale degli Ospedali Riuniti. Che non nasconde la difficoltà del momento. «Il quadro resta critico, c’è una fortissima pressione sul Pronto soccorso e di conseguenza sui reparti. La situazione delle terapie intensive è ancora accettabile, ma gli altri reparti dedicati sono quasi tutti occupati da pazienti Covid con un certo livello di gravità. La variante inglese è diffusiva e chi arriva all’ospedale, spesso è in condizioni critiche». Non resta che attendere gli effetti della zona rossa. «Le misure di contenimento adottate dalla Regione - conclude Caporossi - fanno riaffiorarele speranze».