Nuovi stop ai no vax in corsia, a Torrette sospesi altri dieci sanitari: salgono a 25 i provvedimenti disciplinari

Continuano i provvedimenti nei confronti dei sanitari no Vax a Torrette
Continuano i provvedimenti nei confronti dei sanitari no Vax a Torrette
di Maria Cristina Benedetti
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Sabato 23 Ottobre 2021, 03:35 - Ultimo aggiornamento: 24 Ottobre, 11:03

ANCONA - Meno dieci. La contabilità dei no vax costretti fuori dalle corsie degli Ospedali Riuniti si aggiorna. Con un’altra spallata. Infermieri, operatori, ausiliari e nessun medico. L’elenco dei sospesi, per effetto della legge 76, che recepisce il decreto 44 di aprile - obbligo vaccinale per chi è impegnato nelle trincee sanitarie - si somma a quello dei 15 già bloccati per effetto dello stesso provvedimento. A essere messi all’angolo sono 25 in tutto. 


Nell’ingranaggio anti-Covid per ora è finito un solo medico. Per tutti c’è una sola strada obbligata: due giorni di ferie d’ufficio, poi la sospensione fino al termine dell’anno, col blocco dello stipendio. Un destino che può essere ribaltato dal ripensamento sulla scelta fatta. Ieri, a Torrette, i vertici aziendali hanno firmato la delibera che mette in moto il meccanismo per gli ultimi dieci del gruppo, la cui segnalazione Asur era arrivata giovedì: da domani dovrebbero scattare i passaggi propedeutici.


Un’azione compiuta a monte, che ha alleggerito il carico: sono ridotti al minimo coloro che hanno espresso la volontà di non arginare i rigurgiti pandemici con il vaccino. Antonello Maraldo conferma su tutta le linea: «La gran parte dei nostri sanitari sono immunizzati e abbiamo già iniziato a somministrare la terza dose, che sta avendo grande successo. Continueremo, incessanti». Il direttore amministrativo converte una mossa nell’altra: «Un procedere senza tregua, il nostro, che spiega perché i controlli quotidiani sui Green pass dei dipendenti non generino effetti indesiderati».

Non abbandona il tracciato, sicuro, inciso dai numeri. «Siamo ancora fermi ai tre allontanati del primo giorno. Torno a ripetere con orgoglio: la gran parte dei nostri sanitari sono immunizzati». Guai a retrocedere, tuttavia. Il motore dell’hub vaccinale gira veloce: si prosegue con gli open day, la formula che consente di recarsi al centro senza prenotazione, e da lunedì prossimo s’inizierà con la terza dose per tutti i sanitari, senza limiti d’età. Ieri ne sono state somministrate 294 di quelle pozioni per debellare un virus che insiste sulla scena da un anno e mezzo: 30 prime dosi; 114 seconde; 150 terze. Avanti, con l’azione combinata. «Non solo, dal 2 novembre, il personale sanitario potrà ricevere anche l’antinfluenzale. Chi vorrà potrà farlo in contemporanea alla terza dose». Ancora quattro, le linee vaccinali organizzate negli ampi spazi della Sala Totti. 


Spostando la linea d’osservazione, a Torrette si scrive un capitolo essenziale della ripartenza “pulita”. Dal virus. «Abbiamo aggiudicato – fissa il traguardo Maraldo - l’appalto per il servizio di ristorazione e mensa interna, per personale degenti». Una partita da 21 milioni, vinta da un raggruppamento temporaneo d’impresa, il cui capofila è la Markas srl. Obiettivo ambizioso: i vassoi personalizzati, che richiederanno la ristrutturazione delle cucine, con i lavori a carico della ditta. Tempo un anno e mezzo, e torneranno i pasti caldi. Espressi. 

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