L'ospedale di Torrette rinforza i reparti Covid. A Loreto chiusa per sette giorni la scuola a rischio

L'ospedale diTorrette rinforza i reparti Covid. A Loreto chiusa per sette giorni la scuola a rischio
L'ospedale diTorrette rinforza i reparti Covid. A Loreto chiusa per sette giorni la scuola a rischio
di Maria Cristina Benedetti
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Domenica 21 Novembre 2021, 02:35 - Ultimo aggiornamento: 22 Novembre, 08:33

ANCONA  - Stenta a raffreddarsi la febbre dei contagi in provincia di Ancona - ieri 84 nuovi casi, con un’incidenza settimanale vicina a 110 - e i bollettini segnano un traguardo nefasto, annotando il decesso numero 1.000 nella provincia del capoluogo dall’inizio dell’epidemia. Ma l’ultima vittima registrata (un 89enne di Serra de’ Conti deceduto a Torrette) sembra proprio la stessa già segnalata il giorno prima, così è scontato che la contabilità andrà ritoccata. Ma poco cambierebbe.

L’ondata d’autunno costringe a rinforzare prudenzialmente le trincee sanitarie anti-Covid.

E così, a esempio, nella cittadella ospedaliera di Torrette da un futuro stop per lavori in corso arriva l’occasione di rinsaldare gli argini, sfruttando i 20 posti di terapia intensiva appena attivati. Il campo, all’ospedale regionale, è quello delle ipotesi: essendo necessari interventi di ammodernamento nella clinica di rianimazione diretta da Abele Donati e nella Pacu, un’unità di cura, sempre intensiva, dedicata al post-anestesia, si suppone di spostare dieci di quei letti nel nuovo reparto 2R, dove ne sono pronti per l’uso altri 10. Per evitare di contaminare col virus altre corsie è lì che verrebbero concentrati i contagiati, nel caso si rendesse necessario un rinforzo. Uno scatto che, tuttavia, è sempre strettamente connesso alla logica di rete del piano pandemico regionale. 


Al netto delle novità, il monitoraggio è strettissimo. Agli Ospedali Riuniti si procedere in equilibrio sul filo. Le 25 postazioni dedicate al contenimento dell’infezione sono tutte occupate: 20 in Malattie infettive, 5 in terapia intensiva. Al Salesi continua a resistere, in rianimazione, al Coronavirus e alle altre patologie che l’affliggono, la ragazzina di 13 anni non vaccinata. Le sue condizioni restano gravi. Un’altra giovane donna, positiva anche lei e non coperta dalla profilassi, che ha partorito martedì, è sempre lì, al pediatrico. 


Intanto a Loreto, uno dei comuni con la circolazione virale più sostenuta, il sindaco Moreno Pieroni ha deciso di spegnere il focolaio d’infezione divampato alle scuole Verdi, chiudendole per una settimana. Stessa decisione per le mense delle altre scuole primarie, chiuse anch’esse per 7 giorni. È il sunto della decisione adottata con il Centro operativo comunale - Coc riunitosi d’urgenza ieri mattina, un giorno d’anticipo rispetto a quanto annunciato venerdì da Pieroni di fronte ai contagi in continua ascesa nella città mariana (112 positivi e 269 in quarantena o isolamento), molti dei quali ricollegati ad ambienti scolastici. «In linea con le misure di prevenzione del Covid-19, dopo la sanificazione della sala mensa della scuola Marconi presso l’edificio Scalabrini, proseguiremo con la sanificazione della mensa della scuola Verdi – aveva comunicato venerdì il primo cittadino. - Stiamo valutando anche misure più importanti per tutelare la salute di tutti, in questo momento delicatissimo in cui si assiste a un aumento generalizzato dei contagi nella nostra città, con una media tra le più alte della regione. Sempre grande è la raccomandazione di prestare la massima attenzione e prudenza in ogni situazione».

Un annuncio che ieri ha trovato concretezza con l’emanazione dell’ordinanza sindacale di sospensione delle lezioni in presenza nel solo plesso delle scuole Verdi per una settimana, con la chiusura contestuale delle mense.

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