Posti Covid esauriti a Torrette, ma niente letti in più per tutelare la Chirurgia. In terapia intensiva un 35enne

Già terminati i posti letto Covid a Torrette
Già terminati i posti letto Covid a Torrette
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Domenica 29 Agosto 2021, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 16:09

ANCONA - L’ospedale regionale è già saturo di pazienti Covid: 4 in rianimazione, 20 nei reparti ordinari. Aumentare la disponibilità di posti letto? Torrette frena: meglio chiedere uno sforzo agli altri presidi della regione perché estendere l’area intensiva Covid attivando un altro blocco di 4 postazioni significherebbe intaccare il Blocco operatorio, già abbondantemente penalizzato durante la fase acuta della pandemia, e ridurne la produttività, proprio nel bel mezzo di una ripresa in cui si sta cercando di recuperare il terreno perduto. 


Il messaggio, chiarissimo, è stato trasmesso dai vertici di Torrette all’Asur, in vista della lenta ma inesorabile avanzata dei contagi, 59 nella sola provincia di Ancona nelle ultime 24 ore su 255 a livello regionale. La strategia è in fase di definizione, ma per ora la formula 20+4 non verrà ritoccata, salvo emergenze, anche perché l’ospedale regionale si sta già facendo carico di una buona fetta di pazienti provenienti da altre province. Nella clinica di Rianimazione, diretta dal professor Abele Donati, il paziente più giovane è un 35enne maceratese, il più anziano ha 78 anni, gli altri 53 e 57.

Nessuno di loro si è vaccinato, escluso uno che si è sottoposto solo alla prima dose. Venti sono, invece, i pazienti ricoverati nei reparti non intensivi delle Malattie Infettive: solo 6 hanno completato la profilassi, mentre 14 non sono vaccinati, come non lo sono - vista la tenera età - i due bambini, risultati positivi al virus, in osservazione presso la Pediatria del Salesi, le cui condizioni non destano comunque preoccupazione. «I reparti Covid si stanno progressivamente saturando, il trend è in aumento, ma riteniamo che non sarà come l’ondata dell’agosto-settembre 2020» sostiene il professor Andrea Giacometti, direttore della clinica di Malattie Infettive. 


Resta un problema di gestione nel caso in cui arrivasse il 21° paziente positivo da ricoverare a Torrette, come peraltro è già successo la scorsa settimana. «Si tratterebbe di collocarlo in isolamento in un’area non Covid, per questo sarebbe importante allestire posti letto anche in altri ospedali della provincia: se riuscissimo ad arrivare a 100-150 posti Covid in tutta la regione, potremmo contenere bene la nuova ondata».

L’età media dei pazienti si è abbassata. «Siamo sui 50 anni - spiega Giacometti -. Ci è capitato di ricoverare un ragazzo di 20 anni con problemi di obesità che tre giorni dopo si sarebbe dovuto vaccinare e ha rischiato di essere intubato, oltre a due 25enni dichiaratamente no vax, convinti che la loro polmonite non fosse dovuta al Covid. Gli anziani? Ne vediamo molti meno, grazie ai vaccini e al trattamento con anticorpi monoclonali».

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