ANCONA - Positiva al Covid, invece di chiamare l’ambulanza si fa portare in ospedale dai due figli. Ennesimo episodio tutto da censurare al pronto soccorso dell’ospedale regionale di Torrette dove, sabato mattina, al triage si è presentata una donna di 45 anni accompagnata dai due figli. Alla richiesta da parte dell’infermiere di sapere per quale fosse il motivo del suo arrivo all’ospedale, la donna non ha esitato a raccontare di essere positiva al Covid e di essersi fatta accompagnare dai figli che erano con lei per un principio di difficoltà respiratoria.
A questo punto all’infermiere del triage non è restato altro da fare che far entrare immediatamente la donna originaria dell’est Europa nell’area Covid, invitando i due figli ad andare a casa a mettersi in isolamento, ma sopratutto a sottoporsi a tampone onde evitare di contagiare, in caso di positività al virus, altre persone.
Appelli che purtroppo cadono nel vuoto e allora, spesso per disinteresse o superficialità, si continua a mettere in pericolo la salute altrui. Casi come questi al pronto soccorso di Torrette sono all’ordine del giorno: basti pensare che la scorsa settimana un’intera famiglia originaria del Bangladesh, tutti contagiati dal virus, non hanno esitato a prendere l’autobus per recarsi all’ospedale.