ANCONA - Febbraio, tempo di lavori. L’ospedale regionale di Torrette si trasformerà in un maxi cantiere. Da una parte, l’opera di ampliamento del Pronto soccorso che negli ultimi giorni è fortemente sotto pressione, non solo per il Covid: giovedì quasi 170 accessi, ieri poco meno.
Dall’altra, il grande progetto di espansione delle terapie intensive, con 38 nuovi posti letto che sorgeranno da qui all’estate, nel rispetto del decreto legge 34, più 40 di terapia sub-intensiva. Nel complesso, un investimento da 5,6 milioni di euro su una superficie di 2.340 mq fra Torrette e Salesi.
I primi lavori a partire a febbraio riguarderanno l’aumento da 14 a 18 posti nella Divisione di Rianimazione, che non sarà più Covid free: 4 letti, infatti, saranno dedicati all’occorrenza ai pazienti contagiati dal virus.
Tornando ai lavori. Altri 7 posti di terapia intensiva verranno realizzati al piano zero del padiglione delle Malattie Infettive, due nella Tipo (la Terapia intensiva post-operatoria), 20 al piano 2R (qui il cantiere si è già messo in moto) e uno aggiuntivo al Salesi. Fanno 38 posti letto in più, a cui si aggiunge la riconversione di altri 40 posti di area medica per la terapia sub-intensiva. Così Torrette alza lo scudo contro il Covid, tenuto conto dei numeri: anche ieri 91 i positivi ricoverati, di cui 17 in terapia intensiva. «Situazione complessa ma gestibile», la definisce Pasqualucci. Il vero problema non sono gli spazi, ma il personale carente: l’ospedale è ancora alla ricerca di 80 infermieri, che non si trovano anche per il concorso Asur bloccato. «Stiamo effettuando un’analisi dettagliata del personale delle varie categoria per definire il piano di approvvigionamento triennale». Si parla di 300 assunzioni da qui al 2024. «Inutile dare numeri, il fabbisogno virtuale si scontra con la fattibilità del reclutamento: meglio non creare false aspettative».
Nel frattempo, prosegue la campagna di vaccinazione dei dipendenti degli Ospedali Riuniti: è in corso la fase dei richiami, al ritmo di 252 iniezioni al giorno. «Ha risposto l’85% del personale e abbiamo in coda dipendenti ritardatari che ci hanno ripensato e presto vaccineremo: la risposta è stata positiva, anche se poteva essere superiore», commenta il direttore Pasqualucci. E intanto, continua la triste conta dei morti. Hanno perso la vita altri 5 anconetani: una 71enne di Ostra, un 92enne di Arcevia, una 93enne di Monsano, una 84enne di Senigallia e una 89enne di Ancona.