Ancona, due operai uccisi dall'amianto: maxi risarcimento alle famiglie

Ancona, due operai uccisi dall'amianto: maxi risarcimento alle famiglie
Ancona, due operai uccisi dall'amianto: maxi risarcimento alle famiglie
di Federica Serfilippi
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Sabato 12 Novembre 2022, 03:20 - Ultimo aggiornamento: 17:31

ANCONA - Altre due vittime dell’amianto, altre due sentenze risarcitorie stabilite dal tribunale di Ancona. Ammonta a circa 900mila euro la somma che Fincantieri (a meno che non impugni le sentenze) dovrà versare a ognuna delle famiglie dei due ex operai stroncati dalle fibre killer. Le storie delle vittime sono state trattate in procedimenti distinti. 

 
L’asbestosi


Uno ha portato il giudice del lavoro Tania De Antoniis a trattare la morte di un ex carpentiere anconetano, deceduto nel 2014 a 73 anni.

La morte era sopraggiunta per le conseguenze dell’asbestosi, patologia che comporta la cicatrizzazione del tessuto polmonare causata dall’inalazione di polvere di asbesto (amianto). L’uomo aveva lavorato al cantiere navale, sia a bordo delle navi che nelle officine, dalla metà degli anni Cinquanta fino ai primi anni Novanta. L’autopsia aveva rilevato che i corpuscoli di amianto nei polmoni erano in una quantità di 200 volte superiore alla soglia di riferimento che divide l’esposizione lavorativa (quindi diretta) da quella ambientale. Il risarcimento andrà a moglie, due figli e nipoti. L’altro caso è stato trattato dal giudice Arianna Sbano e ha riguardato la vicenda di un tubista anconetano, morto nel 2020 per mesotelioma pleurico, malattia scoperta qualche mese prima. Aveva 79 anni e aveva già perso il fratello, anche lui ex dipendente del cantiere navale, a causa della stessa patologia. 

Stroncato dalla malattia


Il 79enne aveva lavorato principalmente come tubista in Fincantieri dalla metà degli anni Sessanta fino alla metà degli anni Novanta. Era stato stroncato dalla malattia, direttamente riconducile all’esposizione all’amianto, in pochi mesi. Anche qui, il ricorso era stato presentato dalla vedova, due figli e i nipoti. I due gruppi familiari sono stati assistiti dagli avvocati Rodolfo e Ludovico Berti. 

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