ANCONA - Una settimana fa l’ordinanza regionale per imporre l’obbligatorietà della mascherine anche all’aperto in caso di assembramenti. Ieri, il primo vero banco di prova, tra locali pieni, lo struscio nei corsi e il pericolo dell’effetto folla nei punti della città che solitamente attirano un gran numero di persone.
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Per scongiurare i rischi, sia il prefetto Antonio D’Acunto che la polizia locale dorica hanno disposto mirati controlli. Da una parte, le forze dell’ordine. Dall’altra, gli agenti guidati dalla comandante Liliana Rovaldi che ieri sono stati con due pattuglie (più un ufficiale) nelle zone della cosiddetta movida. Un presidio durato fino a mezzanotte. Proprio come avveniva nel post lockdown, quando piazza del Papa e vie limitrofe erano osservate speciali. «Ma per tutta la settimana – ha detto la comandante – abbiamo organizzato pattuglie mirate, dedicate solamente al controllo del rispetto delle regole. Sono state inviate nei luoghi dove c’è maggior afflusso di persone, come il centro, il Passetto, la zona dei laghetti, le aree di ritrovo, dove insistono i giochi per i bimbi. Non abbiamo trovato criticità, tanto che non è scattata alcuna sanzione amministrativa. Ci siamo accorti, per fortuna, che moltissime persone stanno utilizzando e portando con loro la mascherina. Sono soddisfatta. Abbiamo anche cercato di sensibilizzare i cittadini», ricordando dunque le nuove regole, entrate in vigore a livello locale domenica scorsa - dopo al decisione del governatore Francesco Acquaroli – e in tutta Italia, col nuovo Dpcm, giovedì. Non sono però mancate le segnalazioni da parte degli anconetani, fatte pervenire al centralino del comando delle Palombare. Hanno vestito i panni dei detective per presunti episodi di assembramento: «I cittadini – ha raccontato la Rovaldi – si sentono in dovere di segnalare ipotetiche situazioni critiche. Ovunque siamo andati a controllare, però, non abbiamo riscontrato problemi».
Chiamate sono arrivate, per esempio, per alcuni ragazzini che erano stati notati in piazza Malatesta, area di ritrovo, nel dopo scuola, di comitive di studenti.