Norme Covid ignorate, lavoro nero e risse nei night abusivi: "Blue Moon" e "Venus", addio alle licenze

Norme Covid ignorate, lavoro nero e risse nei night abusivi: "Blue Moon" e "Venus", addio alle licenza
Norme Covid ignorate, lavoro nero e risse nei night abusivi: "Blue Moon" e "Venus", addio alle licenza
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Mercoledì 23 Marzo 2022, 11:38 - Ultimo aggiornamento: 21:08

ANCONA - Normative Covid disattese, lavoro nero, risse ma anche la trasfromazione dei locali in due night abusivi: i Comuni di Ancona e Montemarciano hanno revocato rispettivamente le licenze locali “Blue moon” e “Venus Bar”, su segnalazione della Questura al Prefetto di Ancona.

I due locali si erano trasformati in night club, svolgendo di fatto attività di intrattenimento senza avere mai conseguito la licenza apposita per pubblico spettacolo come prevede la normativa vigente, mettendo in tal modo a repentaglio la pubblica sicurezza ed incolumità.

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I controlli erano stati effettuati nel mese di gennaio e febbraio da parte della Squadra Amministrative di Sicurezza della Questura e del Commissariato Ps di Senigallia, ed erano focalizzati al rispetto delle norme anti-pandemia e delle disciplina del Tulps.

Blue Moon

Il “Blue Moon”, sito ad Ancona nel quartiere Vallemiano, era stato chiuso per venti giorni, già nell’ottobre 2021 dal Questore di Ancona, a seguito di una violenta rissa avvenuta all’interno del locale e proseguita all’esterno.

Lo scorso 15 gennaio il locale veniva nuovamente chiuso per cinque giorni, per violazione delle norme di contenimento del Covid-19. In data 20 gennaio 2022 il Questore di Ancona emetteva nuovo provvedimento di chiusura del locale per giorni venti atteso che lo stesso si era trasformato in un night con “figuranti di sala” che intrattenevano i clienti, una delle quali non era stata regolarmente assunta.

Venus

Per quanto riguarda il Venus, sempre il Questore di Ancona aveva emesso l’otto febbraio 2022 un provvedimento di chiusura perché, allo stesso modo del Blue Moon, il locale si era trasformato in un night con alcune “figuranti di sala” che intrattenevano i clienti senza essere regolarmente assunte. I fatti occorsi, tempestivamente segnalati al sig. Prefetto di Ancona, hanno permesso che quest’ultimo avanzasse ai Comuni dove insistevano i locali, proposta di revoca della autorizzazione Scia (Segnalazione ceirificata di inizio attività).

La revoca

Conseguentemente il Suap del Comune di Ancona ha revocato la licenza Scia lo scorso 18 marzo, mentre il Suap de “Le Terre della Marca Senone” cui aderisce il Comune di Montemarciano, lo aveva già fatto in data 10 marzo scorso.

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