Nervi tesi e liti in serie. Troppo alcol ma si discute anche per l'antidolorifico

Nervi tesi e liti in serie. Troppo alcol ma si discute anche per l'antidolorifico
Nervi tesi e liti in serie. Troppo alcol ma si discute anche per l'antidolorifico
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Lunedì 12 Settembre 2022, 11:33

ANCONA  - Una domenica piena di nervi e di tensioni con il personale della Polizia di Stato che è intervenutio quattro diverse occasioni, per diverse liti e per motivi differenti.

In tutte le circostanze l’intervento del personale era stato richiesto per lite in corso, dunque, il personale giunto sul posto provvedeva innanzitutto a riportare la calma tra i litiganti.

In due casi si trattava di una lite in famiglia.

La prima, che ha visto coinvolti i due coniugi, di circa trent’anni, di nazionalità boliviana, i quali litigavano perché la donna impaurita dallo stato di ebbrezza del marito, rifiutava di farlo entrare nell’abitazione, ove erano presenti anche dei minori. Al termine dell’intervento la richiedente veniva posta in sicurezza presso il suo domicilio e per garantire la sua incolumità il consorte, ritenuto responsabile di maltrattamenti familiari nei riguardi della moglie, veniva allontanato d’urgenza dall’abitazione e nei suoi riguardi d’intesa con il PM di turno, veniva disposta la suddetta misura cautelare.

L’altra lite in famiglia coinvolgeva due coniugi entrambi ultrassettantenni, i quali avevano litigato perché il marito non voleva assumere degli antidolorifici prescrittigli dal medico per una caduta, avvenuta nei giorni precedenti. Sul posto i poliziotti riportavano la calma tra i coniugi e chiamavano i figli della coppia, per garantire la pace familiare.

Un ennesimo intervento riguarda una lite per futili motivi, tra alcuni giovani in via Flaminia, all’altezza degli stabilimenti balneari, durante la notte e allo stato di ebbrezza di uno di questi, che aggrediva uno dei presenti, per motivi non chiari. Anche in questo caso le Volanti riportavano la calma e sanzionavano il responsabile, un tunisino di circa 23 anni, ex art. 688 c.p., riservandosi la parte lesa di sporgere denuncia.

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