Tutti a spasso nella zona rossa. Salasso da 17mila euro per i furbetti e stop di 5 giorni a tre locali: denunciati due negozianti

Controlli dei carabinieri a Portonovo
Controlli dei carabinieri a Portonovo
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Martedì 6 Aprile 2021, 05:15

ANCONA - Il salasso di Pasqua costerà oltre 17mila euro ai furbetti del Covid sorpresi in giro senza una valida motivazione, nonostante la zona rossa. Ben 43 maxi multe sono state elevate dai carabinieri (37) e dai vigili urbani (6) tra sabato e domenica, a cui si aggiungono tre negozi fatti chiudere per 5 giorni e due commercianti denunciati. Il bilancio dimostra quanto sia difficile sradicare certi comportamenti sbagliati, benché sia impensabile ipotizzare che le forze dell’ordine possano arrivare dappertutto. Quello che davvero manca è il buonsenso. 

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La stangata dei carabinieri della Compagnia di Ancona si è abbattuta, in particolare, su tre negozi gestiti da stranieri, i cui titolari lavoravano senza mascherina: sono stati fatti chiudere per 5 giorni.

Due dei commercianti, un 45enne bengalese che ha un negozio di telefonia in piazza Ugo Bassi e un 40enne egiziano proprietario di una macelleria in corso Carlo Alberto, sono stati anche denunciati perché, dopo l’ordine di chiusura arrivato sabato, qualche ora dopo erano ancora aperti. 


Una raffica di multe da 400 euro ciascuna è piovuta addosso ai furbetti della Pasqua. I carabinieri, in particolare, hanno sanzionato 37 persone tra cui una coppia residente nel quartiere Adriatico, sorpresa a passeggiare a Mezzavalle («Siamo usciti per comprare i farmaci per il cane», si sono giustificati) e una donna di Camerata Picena che era andata a correre in spiaggia a Falconara («Da me non c’è il mare», ha inutilmente spiegato ai militari). Super sanzioni anche per 4 uomini che bevevano un caffè assembrati vicino a piazza Mazzini, a Falconara, tutti con precedenti. Altre 6 persone sono state multate mentre passeggiavano a Portonovo, troppo lontano da casa, dai vigili urbani che a Pasqua hanno messo in campo 28 agenti e ieri 30 proprio per presidiare il territorio.  


Dappertutto le forze dell’ordine non possono arrivare e allora è bastato fare un giro in città tra Pasqua e Pasquetta per veder spuntare gente a spasso senza mascherina, motociclisti che discutevano nei pressi della scalinata del Passetto e gruppi di giovani alla Cittadella, tutti senza protezione sul volto. In questi casi, l’hanno passata liscia come anche comitive di adolescenti impegnate a giocare a calcio al parco San Costanzo o a pallacanestro in via Manzoni. Un “ponte” non esemplare per la condotta di alcuni, anche se va detto che la maggior parte degli anconetani rispetta le regole, sia pure avvertendo stanchezza e insofferenza per le restrizioni.

Portonovo è stata una delle zone maggiormente presidiante da carabinieri e polizia locale che hanno sanzionato gli irregolari ma non un gruppo di sportivi che domenica mattina si è ritrovato a fare sup, sfidando il mare grosso, pratica consentita dalle normative. Tanti controlli anche nel quartiere Adriatico: affollatissimo il viale della Vittoria, tra persone in bici, giovani sui monopattini o sullo skateboard. E nonostante i controlli, c’era chi passeggiava indisturbato senza mascherina.

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