Addio prof Lucarini, una vita in cattedra
Lo sport nel cuore: era l’anima del rugby

Addio prof Lucarini, una vita in cattedra Lo sport nel cuore: era l’anima del rugby
di Claudio Comirato
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Lunedì 29 Luglio 2019, 03:15
ANCONA - Ha provocato una scia di lutto in città nel mondo della scuola, dello sport e del sociale, la scomparsa del professor Stefano Lucarini, 62 anni, presidente dell’Unione rugbistica anconetana ed ex consigliere di circoscrizione. Lucarini è morto ieri attorno alle 13 all’ospedale di Torrette dove era stato ricoverato nei giorni scorsi. Insegnante di Scienze Motorie all’Istvas, amato e benvoluto da tutti, Stefano Lucarini da qui a qualche mese sarebbe dovuto andare in pensione ma un brutto male nel giro di poco tempo è riuscito a portare via dall’affetto di parenti ed amici un professore e un uomo che ha lasciato un segno indelebile in chi lo ha conosciuto e apprezzato.

 

Oggi in tanti piangono il prof, come tutti lo chiamavano. Molto conosciuto nel quartiere di Tavernelle, era un habitué del Bar Marco e del circolo Ranieri - dove era vice presidente -, luoghi storici di ritrovo della zona. La notizia della scomparsa del prof in poche ora ieri ha fatto il giro della città e del web: su Facebook scorrevano senza fine i ricordi e i messaggi di cordoglio. Tra i primi ad apprendere la notizia l’assessore Stefano Foresi: «Sono distrutto dal dolore, Ancona perde un grande personaggio, una di quelle persone sempre in prima linea per i giovani. Ho sempre visto Stefano come un educatore, uno che aveva un carisma tutto suo per entrare in contatto con i ragazzi. A maggio in occasione dei Cirachini gli avevo consegnato un attestato di civica benemerenza per quanto fatto con il Rugby, e non solo». La commozione Voce rotta dalla commozione anche per Ernesto Cimino, l’altro presidente dell’Unione rugbistica anconitana: «Tutti noi abbiamo perso un padre, un fratello, un amico. Il prof era il nostro punto di riferimento, uno che era nato per fare aggregazione e creare entusiasmo. Siamo distrutti dal dolore. Il mondo del rugby dovrà essere sempre riconoscente a questa persona per quanto fatto nel 2006. Sia io che Stefano infatti a suo tempo non abbiamo esitato a mettere garanzie private per i lavori da completare al Nelson Mandela». Nel dolore gli amici di sempre, quelli del Bar Marco, i soci del circolo di via Ranieri, i tanti colleghi di scuola e l’intero quartiere di Tavernelle. Il ricordo Per capire chi era Stefano Lucarini basta ricordare un messaggio postato su Facebook da GianlucaBusilacchi: «Ti ricoderò sempre come l’unico che stava in piedi al circolo Ranieri quando tutti erano seduti e stavano mangiando perché a tutto avevi pensato tu. Mi mancherai amico mio e mi mancherà quell’ultima chiacchierata che non abbiamo fatto». Domani alle 18 al Nelson Mandela è in programma una cerimonia con rito civile. Per volontà di Stefano, non fiori ma offerte all’ Avis.
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