Addio a Gianfranco Del Pozzo, uomo di mare: era l'anima del porto e uno storico motorista

Gianfranco Del Pozzo aveva 75 anni
Gianfranco Del Pozzo aveva 75 anni
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Mercoledì 6 Gennaio 2021, 01:50 - Ultimo aggiornamento: 10:31

ANCONA - Il mondo del porto piange Gianfranco Del Pozzo, storico motorista, anima dello scalo dorico. Aveva 75 anni e qualche mese fa aveva scoperto un male invincibile. Si è spento domenica a Torrette, dov’era ricoverato: in tanti gli hanno portato un ultimo saluto ieri, al funerale celebrato nella chiesa della Misericordia. 


Originario di Fano, Franco, come lo chiamavano tutti, si era trasferito negli anni ‘70 ad Ancona.

Lui e il mare era una cosa unica. Una fusione perfetta, una passione travolgente. Dopo il diploma all’istituto nautico, sin da giovanissimo ha cominciato a lavorare a bordo dei pescherecci atlantici, sulle coste africane, e poi sulle petroliere. Terminata l’esperienza di lungo corso, ha iniziato a lavorare nel porto di Ancona come direttore di macchina, prima con la società dei rimorchiatori portuali Corima (la ex Sadam di Davanzali), poi negli ultimi dieci anni con la Fulmar, società di barcaioli specializzata anche nella raccolta dei rifiuti. «Fino a che la malattia glielo ha consentito è venuto a lavorare - racconta Esther Moretti, presidente della Fulmar -. Era un uomo meraviglioso, semplice, ma estremamente preparato: trasmetteva le sue conoscenze con umiltà e pazienza, senza mai apparire arrogante. Ha insegnato tanto a noi che lavoriamo con barche molto più piccole di quelle su cui ha viaggiato: era molto pratico, aveva una soluzione per tutto. Eravamo molto legati a lui: è una grandissima perdita». 


Rodolfo Giampieri, presidente dell’Autorità portuale, ricorda Del Pozzo come «un serio professionista, profondo conoscitore delle dinamiche marittime: qualunque mare abbia solcato e a qualunque latitudine abbia operato, ha sempre tenuto alto il nome di questa città e del suo porto, come luoghi di impegno serio e reale per la crescita e lo sviluppo, diffondendone i valori. Questa è la sua eredità per tutti noi». Ieri alle 12 le sirene del porto hanno suonato per un minuto in ricordo di Gianfranco, che lascia il figlio Gianluca e un nipote. 

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