Addio Gioacchina, storica cuoca del Laghetto. Portonovo è in lacrime: «Era la regina delle raguse»

Gioacchina Amabili aveva 65 anni
Gioacchina Amabili aveva 65 anni
di Roberto Senigalliesi
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Venerdì 29 Ottobre 2021, 06:45 - Ultimo aggiornamento: 30 Ottobre, 10:19

ANCONA - Portonovo in lutto per la scomparsa di Gioacchina Amabili, cuoca al ristorante “Il Laghetto”, figura storica nella baia. Un lutto che colpisce l’intera comunità di Portonovo dove Gioacchina era ben voluta da tutti per il suo attaccamento al lavoro, la passione che metteva nelle cose che faceva e preparava.

È morta un anno dopo Marisa Dubbini, la figlia della mitica Emilia, a sua volta titolare del ristorante che aveva dato inizio alla ristorazione nella baia. Non faceva parte delle storiche famiglie del Poggio Gioacchina, scese a Portonovo per vivere una epopea che si perpetua anche oggi, ma era stata capace con la sua tenacia ed il suo lavoro di farsi apprezzare da tutti. 


Aveva 65 anni e da qualche mese il suo fisico aveva iniziato ad essere minato dalla malattia che l’ha portata alla morte, martedì sera. Una malattia che lei aveva cercato di minimizzare e quasi di esorcizzare continuando a lavorare, ma che era esplosa con virulenza lo scorso mese di giugno. Abitava a Collemarino e lavorava al Laghetto di Marcello Nicolini da 25 anni, accompagnando la crescita del locale in un quarto di secolo. Ascolana d’origine, manteneva questa tratto con la maestria con cui sapeva preparare le olive all’ascolana. Lascia il marito Renato Buzzo ed i suoi tre figli (Riccardo, Francesco ed Alessandro) e due adorati nipoti.

«Un pezzo di storia che se ne va, ma il tuo sorriso rimane a farci compagnia.

Grazie di cuore per questi 25 anni insieme- si legge sul sito facebook del ristorante». «È stata una persona ed una collaboratrice impagabile - la ricorda Marcello Nicolini -. Ho iniziato l’avventura al Laghetto una trentina d’anni fa e lei è arrivata poco dopo, prodiga di consigli e di voglia di fare. Per me è stato un preciso punto di riferimento. Abbiamo fatto lo stesso percorso. Era una donna sempre molto disponibile, allegra, sorridente, grande lavoratrice, non si tirava mai indietro. Di lei ricordo la sua grande umanità e le raguse in porchetta che erano la sua specialità». La ricorda con grande affetto anche Lorenzo Zappi, chef del Laghetto.

«Sono qui da tre anni e subito mi ha colpito il carattere forte di Gioacchina, la sua incrollabile volontà, anche negli ultimi tempi quando non stava bene. È stata una guida, un esempio, quasi una sorella maggiore od una mamma per il personale più giovane. Non riusciamo a credere nella sua scomparsa, visto che fino a pochi mesi fa era con noi. Donna fortissima, sempre in prima linea, con il mantra del lavoro al primo posto. Non si è mai tirata indietro, sempre a testa alta e pedalare. Era sempre prodiga di consigli- conclude- anche di vita. Ricordo ancora la bontà ed il profumo delle raguse che preparava con cura, così come delle olive all’ascolana, un must di fabbrica del suo dna, ma anche l’abilità con cui sapeva preparare il pesce». I funerali di Gioacchina Amabili avranno luogo questa mattina a Collemarino, alle ore 10,30.

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