Metro di superficie stazione-Baraccola: «I soldi? C’è il Pnrr». Dalla proposta di Polacco alle idee di Simonella e Silvetti

Metro di superficie stazione-Baraccola: «I soldi? C’è il Pnrr». Dalla proposta di Polacco alle idee di Simonella e Silvetti
Metro di superficie stazione-Baraccola: «I soldi? C’è il Pnrr». Dalla proposta di Polacco alle idee di Simonella e Silvetti
di Andrea Maccarone
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Lunedì 20 Marzo 2023, 02:30 - Ultimo aggiornamento: 11:50

ANCONA -  Viabilità e mobilità. Due parole, un concetto solo. Ma anche un nervo scoperto su cui ci si arrovella da sempre per trovare una quadra al problema dell’alleggerimento del traffico stradale. La città del futuro, dunque, va ripensata sulla linea di modelli che prendano spunto dai grandi centri italiani ed europei. Tutto, ovviamente, interpretato in chiave green, dove la parola sostenibilità è il nord della bussola. 

 
L’idea 


Massimiliano Polacco, direttore di Confcommercio Marche, pensa possa rappresentare il salto di qualità per il capoluogo: «Ancona ha bisogno di una metropolitana di superficie per connettere il centro con le aree periferiche a sud e a nord della città».

L’idea gli è arrivata la scorsa settimana mentre si trovava a Tel Aviv per un viaggio di lavoro: «Il sindaco ci ha detto: tra due anni tornate e vedrete come sarà cambiata la città quando avremo realizzato la metropolitana di superficie» racconta Polacco. Meraviglioso, un progetto che rivoluzionerebbe anche una città come Ancona che vive di dinamiche un po’ retrò. Ma serve praticità. Quindi, in sostanza, come si tradurrebbe il sogno in realtà? «Io immagino un percorso su monorotaia, che per l’accesso da nord potrebbe sfruttare l’area della stazione ferroviaria centrale - illustra Polacco - e da sud una stazione veloce che dalla Baraccola, passando per il polo universitario di Ingegneria raggiunga il centro».

Facile a dirsi. «Ma neanche troppo complicato a farsi - replica il direttore di Confcommercio Marche -. È vero che Ancona è tutta un saliscendi, ma si potrebbero realizzare anche dei tratti in sopraelevata». Per essere ancora più terra-terra: i soldi. «C’è il Pnrr - risponde sicuro Polacco -, le risorse vanno intercettate lì». 


Il confronto 


 

La mobilità sostenibile è uno dei baluardi tematici della candidata del centrosinistra a sindaco di Ancona, Ida Simonella, che sulla metropolitana di superficie non ha dubbi: «Per me è il completamento dell’anello filoviario - afferma - i lavori sono già appaltati e finanziati dal programma del Ministero sul trasporto rapido di massa per circa 1,4 milioni di euro». La fattibilità: «Chiudere la rete ad anello e raddoppiarlo - spiega Simonella - ciò significa far passare una circolare destra e una sinistra ogni 5 minuti, sfruttando a nord il parcheggio Verrocchio e a sud quello dietro Piazza d’Armi». Niente rotaie, ma bus alimentati ad elettricità. Nulla a che vedere con l’utilizzo dell’ex stazione marittima su cui, invece, il candidato a sindaco del centrodestra, Daniele Silvetti, farebbe leva per riaprire un accesso veloce al centro città.

«In un’ottica di sostenibilità ambientale, spostando il polo crocieristico dal porto antico, la riapertura della stazione marittima risponderebbe al pendolarismo dei lavoratori e degli studenti - spiega Silvetti - e andrebbe incontro alle esigenze del commercio consentendo al consumatore di raggiungere il cuore della città». Inoltre ciò permetterebbe ad Ancona di «ricollegarsi a nord con Falconara - continua Silvetti - attraverso le fermate della Stazione centrale, Torrette e Collemarino. Per poi ripartire verso la Stazione centrale e deviare verso Passo Varano e terminal Ikea a Camerano per collegare la riviera del Conero».

Sull’ex stazione marittima, invece, Ida Simonella è categorica: «Chiudere quattro ore al giorno la città per consentire il passaggio dei treni non è metropolitana di superficie - afferma la candidata -. Per quella struttura meglio un collegamento attraverso navette con il maxi parcheggio da realizzare dietro la stazione». 

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