ANCONA - Estate sotto tono in città. Inizia l’esodo del weekend verso la costa. I locali del centro viaggiano a marcia ridotta: meglio nell’infrasettimanale, mentre il venerdì e il sabato è sold out sul litorale. Addirittura in Piazza del Papa c’è aria di serrata per ferragosto.
Molti locali sceglieranno di tenere chiuso. Resiste, invece, il waterfront, seppure senza gli affollamenti di inizio stagione, grazie alla proposta di eventi alla Banchina e al traino dei live alla Mole che garantisce un buon flusso al Lazzabaretto.
Ma per la location dell’Arci il paragone con l’era pre-covid è comunque impietoso. Morale della favola: l’estate dei distanziamenti e delle limitazioni è sicuramente meno accattivante per i giovani, che in extrema ratio preferiscono il weekend sul lungomare piuttosto che nell’afa cittadina.
IL triangolo dei grandi spazi all’aperto si gioca tra Lazzabaretto, Banchina e Posa Bar. Concerti, qualche dj e cocktail sotto le stelle. Il potenziale delle tre location sarebbe enorme, ma inevitabilmente l’emergenza sanitaria in corso impone i suoi limiti. Bene, ma non benissimo se ci si mette nei panni dei gestori. «Non può andare come gli anni precedenti, ma ci accontentiamo - dice Michele Cantarini, presidente dell’Arci - il Lazzabaretto si è trasformato da locale notturno a luogo per gli aperitivi lunghi».
E come se non bastasse, il ponte d’accesso alla Banchina Da Chio è stato transennato per lavori di ristrutturazione. «Precisiamo che non è interdetto il passaggio, ma la sosta sul ponte - puntualizza Cantarini - dunque provvederemo a rimuovere la transenna e sostituirla con un’apposita cartellonistica».
Ma dal 6 agosto esordirà il green pass. «Abbiamo già provveduto ad installare l’app di lettura del qr code - continua - e resta il sistema di tracciamento all’ingresso con i nominativi dei presenti raccolti in un documento che rimarrà in archivio per alcuni giorni successivi alla proiezione, come previsto da protocollo». E con l’introduzione del passaporto vaccinale si spera in un ripensamento delle capienze. «Se l’ingresso al cinema è riservato solo ad utenti vaccinati - afferma Malerba - ci auguriamo di poter recuperare qualche posto in più, passando dal 50% della capienza ad un coefficiente di riempimento maggiore». Gli operatori di Piazza del Papa se lo aspettavano, nel clou dell’estate c’è sempre il calo fisiologico.
Ma quest’anno tira aria di serrata di Ferragosto. «Io resterò chiuso - dice Dario Argenziano, titolare del Jet Set - e ho sentito che anche altri colleghi faranno lo stesso». La motivazione sarebbe nell’impossibilità di organizzare eventi che potrebbero fungere da richiamo. «Siamo blindati - continua Argenziano - al di là delle giuste restrizioni a causa della pandemia, siamo soggetti ad una stretta ulteriore come la chiusura della musica a mezzanotte anche dentro i nostri locali. E’ normale che l’utenza preferisca andare altrove nel weekend e specialmente a ferragosto».