Il prof Meluzzi sul papà killer
"Capire se è matto o cattivo"

Alessandro Meluzzi
Alessandro Meluzzi
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Giovedì 18 Settembre 2014, 21:41 - Ultimo aggiornamento: 24 Settembre, 17:54
ANCONA - E’ slittata a ottobre l’ultima delle tre audizioni fissata per ieri dal professor Renato Ariatti, nominato dal pm Andrea Laurino per eseguire la perizia psichiatrica su Luca Giustini.



L’obiettivo è capire se il 34enne ferroviere fosse capace di intendere e di volere nel momento in cui ha ucciso a coltellate Alessia, la figlioletta di 18 mesi.

Lo slittamento potrebbe essere motivato dal fatto che alle audizioni ha chiesto di partecipare il professor Alessandro Meluzzi, incaricato da Sara Bedini, la moglie di Giustini, di assistere come consulente le parti offese nel procedimento. “Non ho ancora avuto modo di incontrare Giustini, ma lo farò nei prossimi giorni - spiega Meluzzi -. Lo ascolterò, farò un’accurata anamnesi, lo sottoporrò ad alcuni test di personalità. Banalizzando, la domanda a cui dare una risposta è: Giustini è matto o cattivo?”. Per Meluzzi, però, “non è sufficiente un giudizio generico di sofferenza mentale per giustificare l’incapacità di intendere e di volere”.



Insomma, sarà fondamentale approfondire le indagini, scavare nella psiche e nei turbamenti del ferroviere 34enne per capire se fosse davvero “fuori di sé” nel momento in cui il 17 agosto uccise a coltellate la piccola Alessia. Meluzzi dice di non essersi ancora confrontato con gli altri consulenti che indagano sul caso. “Preferisco non farmi influenzare - spiega -. Certo, questo è un caso singolare. Per il modo in cui questo omicidio è avvenuto, le cose che Giustini avrebbe detto prima e il suo mancato suicidio, si può parlare di un caso inedito”.



Quanto alle “voci” da cui il ferroviere era tormentato, Meluzzi invita a fare un distinguo. “Un conto sono le allucinazioni psichiche, un altro le simulazioni. Certo, gli interessi per il paranormale e lo spiritismo possono deporre a favore di una personalità istrionica dell’uomo, che porta fuori dalla psicosi”.



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