Maxi rissa al Miu, arrestato anche un minorenne: incastrato dai video che girano sui social

Maxi rissa al Miu, arrestato anche un minorenne: incastrato dai video che girano sui social
Maxi rissa al Miu, arrestato anche un minorenne: incastrato dai video che girano sui social
di Federica Serfilippi
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Domenica 15 Agosto 2021, 07:35

ANCONA - Dalla maxi rissa fuori dal Miu Discodinner alla reclusione in una comunità fuori regione. È stato arrestato il quinto protagonista dell’alba di sangue e violenza nata all’esterno della discoteca di Mondolfo il 7 agosto. L’ultimo a finire in manette, al termine delle indagini portate avanti dai carabinieri, è stato un ragazzo minorenne che vive a Falconara, volto noto alle forze dell’ordine. Il giovane, poco più che adolescente, è stato arrestato con un tris di accuse: rissa aggravata, lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale.

Su ordine del gip del tribunale dei minorenni è stato collocato in una comunità che si trova in provincia di Forlì-Cesena. 

I video 

Determinante, per arrivare all’individuazione del ragazzo, è stata l’analisi dei filmati diffusi sui social e sul web, riportanti alcuni attimi drammatici della rissa.

Rissa da cui il minore è praticamente uscito incolume. La mattina stessa dell’esplosione di violenza erano finite in manette quattro persone. Si tratta di Franc Gjoni, Markeljan Sojati, Manuel Hector Bueno, 33 anni, dominicano, di Jesi, e Samba Diallo, 23 anni, senegalese, residente a Tolentino. I primi due sono entrambi residenti ad Ancona e hanno 25 anni. A vario titolo, per i quattro, sono contestati i reati di resistenza a pubblico ufficiale, rissa, lesioni personali e danneggiamento. Gjoni deve anche rispondere di tentato omicidio e porto abusivo del coltello con cui, secondo la procura pesarese, avrebbe colpito all’addome un senegalese di 25 anni, residente a San Severino Marche. Quest’ultimo è stato operato all’ospedale di Torrette per ridurre la lesione riportata a seguito della coltellata. Ora, è fuori pericolo. 

I social

L’indagine dei carabinieri della Tenenza è partita dal materiale social. Ovvero le immagini e i video circolati in rete e sulle chat di messaggistica istantanea subito dopo la fine del caos che ha avuto come teatro lo spiazzo che si trova a ridosso del Miu. Andando a visionare i frame, i carabinieri falconaresi hanno individuato il minorenne, già noto per altre vicende tuttora al vaglio della giustizia minorile. Gli investigatori, nel corso della perquisizione domiciliare a carico del ragazzo, sono anche arrivati a recuperare e a porre sotto sequestro gli indumenti indossati dal giovanissimo nel corso della rissa e visibili nei video. I vestiti sono stati rinvenuti ancora macchiati del sangue dei soggetti rimasti coinvolti nella bagarre, scattata dopo il ferimento del senegalese e con la “vendetta” – almeno questo è quanto ricostruito finora – pretesa dal gruppo composto da sudamericani e africani. Il minore, che dalla mischia era uscito praticamente illeso, dovrà ora rispondere dei reati di rissa aggravata, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate. Tali accuse hanno portato all’adozione di uno dei provvedimenti più afflittivi tra quelli previsti a carico dei minori: la misura cautelare del collocamento in comunità. 
Stando a quanto ricostruito, il minore si sarebbe soprattutto scontrato con un altro ragazzo, aggredendolo con un oggetto utilizzato come arma. I carabinieri del Norm di Fano, rimasti feriti entrambi, avevano rinvenuto e sequestrato mazze e bastoni. Ma dai video si vedono anche bottiglie di vetro che vengono appositamente rotte e giovani “armati” della cintura sfilata dai pantaloni per sferrare colpi in mezzo al caos. 

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