Ancona, uva tossica fuori da scuola: pericolo phytolacca americana per i bambini all'ingresso delle Ferrucci

Ancona, uva tossica fuori da scuola: pericolo phytolacca americana per i bambini all'ingresso delle Ferrucci
Ancona, uva tossica fuori da scuola: pericolo phytolacca americana per i bambini all'ingresso delle Ferrucci
di Claudio Comirato
2 Minuti di Lettura
Lunedì 19 Settembre 2022, 04:50 - Ultimo aggiornamento: 20 Settembre, 08:40

ANCONA Uva tossica nei giardini della scuola. La pianta, particolarmente tossica, è stata segnalata all’ingresso delle Ferrucci. Negli ultimi mesi era cresciuta in modo rigoglioso e sui rami erano sbocciati grappoli rossi. Peccato che quella pianta, una specie di vite selvatica, è in realtà la temibile Phytolacca Americana, pianta velenosa in ogni sua componente. Il mini vitigno è stato subito rimosso dal personale del Comune: aveva infestato un’aiuola che si trova proprio all’ingresso delle Ferrucci, in via Cadore, plesso che al momento ospita i bambini delle De Amicis in corso di riqualificazione.  


La segnalazione 


Ad accorgersi della presenza di questa pianta sono stati alcuni genitori, oltre ad un rappresentate di classe, che hanno immediatamente segnalato il caso al Comune. La Phytolacca è pericolosissima: l’ingestione accidentale dei frutti ma anche di altre sue parti provoca un’intossicazione che di manifesta in genere a distanza di 6 ore e, in tal caso, occorre rivolgersi immediatamente al pronto soccorso.

I sintomi sono vari: bruciori al cavo orale, salivazione, nausea, vomito, diarrea, formicolio per tutto il corpo, sonnolenza e aritmie. Tutta la pianta è da considerarsi tossica per la presenza di un glucoside saponinico (fitolaccina), saponine triterpenoidi e un alcaloide, in modo particolare nel periodo compreso tra marzo e novembre quando spuntano le bacche di colore rosso. Come questa pianta così pericolosa sia arrivata nel giardino della scuola resta un mistero, anche se negli ultimi anni si è diffusa come infestante lungo i bordi di strade, recinzioni, argini.

Gli esperti

Gli esperti raccomandano di non diffondere né i semi né le bacche e di impedirne la crescita sui tetti piani e nei giardini estensivi, sradicando le giovani piante prima che diventino troppo grandi. Se la pianta è già presente è necessario evitarne l’espansione: tagliare le infiorescenze prima della formazione dei frutti e strappare tutti i rigetti. Evitare, inoltre, di depositare in giardino pezzi di radici, non gettarli nel compost e non consegnarli ai servizi di raccolta dei rifiuti verdi.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA