Ancona, ha il cuore ancora troppo debole
Valeria non sarà al funerale del marito

Valeria Contegiacomo e Federico Volponi
Valeria Contegiacomo e Federico Volponi
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Lunedì 11 Gennaio 2016, 05:25 - Ultimo aggiornamento: 12:19
ANCONA - ​Il gas fantasma della caldaia che ha distrutto un matrimonio perfetto, le ha tolto anche la possibilità di salutare per l'ultima volta il marito.
Stamattina alle 10, mentre le campane della chiesa di San Domenico in piazza del Papa suoneranno a lutto, Valeria Contegiacomo si stringerà in un abbraccio col padre - che ha deciso di rinunciare al funerale per assistere la figlia in ospedale - e pregherà per Federico Volponi, l'uomo della sua vita, strappato all'amore della moglie dal monossido di carbonio.

I medici del reparto di Cardiologia subintensiva di Torrette hanno impedito alla dottoressa 35enne, specializzanda in Igiene e Medicina preventiva, di partecipare alle esequie perché è sotto osservazione per una sofferenza cardiaca da cui, dicono, si riprenderà in un paio di settimane.

Sarebbe uno choc tremendo per il suo cuore, già messo a dura prova dalle esalazioni velenose respirate nella notte tra mercoledì e giovedì nella villetta di via Di Vittorio che il marito, brillante ingegnere delle Ferrovie di 38 anni, aveva finito di costruire.

Era il loro nido d'amore, ma si è trasformato in una trappola mortale per Federico, ucciso insieme alla sua cagnolina da un'intossicazione acuta di monossido di carbonio fuoriuscito dalla caldaia a pellet collocata al piano superiore.
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