Ancona, invasione di piccioni e gabbiani
Ora ci penseranno falchi e poiane

L'istruttore dell'associazione Filo Rosso con uno dei suoi falchi
L'istruttore dell'associazione Filo Rosso con uno dei suoi falchi
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Domenica 29 Novembre 2015, 10:55 - Ultimo aggiornamento: 1 Dicembre, 12:06
ANCONA - ​Non più piccioni a insudiciare le piazze, ma falchi in volo. Niente paura per i passeggiatori.
I rapaci in questione amano il loro trespolo a casa del "Filo Rosso" di Polverigi e non intendono scambiarlo con qualche scomoda testa di cittadino. Falchi pellegrini, lanari e sacri da lunedì danzeranno nel cielo di piazza Roma.

Saranno aiutati dalle colleghe poiane, in particolare quella di Eris, una razza americana in grado di volare in gruppo. Il loro addestratore, Alessandro Vicini, li ha allevati per spaventare - e non abbattere - i piccioni. Nessuno si farà male.

La presenza del falco genera dunque un meccanismo naturale, senza alcuno spargimento di sangue, o meglio di piume. Gradualmente tutta la colonia si sposta, seguendo la prima ondata che si allontana.

L'obiettivo per Ancona: "Allontanare in un anno il 90% dei piccioni dall'area urbana con due sessioni di volo alla settimana che tengano sotto stress gli spazzini dell'aere".

Più difficile sarà sbolognare i gabbiani - predatori anche loro - dal tribunale, spostandoli verso il loro habitat: il porto. Per farlo interverrà il girfalco. Come ogni preda ha il suo nemico, ogni rapace ha la sua specializzazione, che dipende dalle caratteristiche fisiche.

I falchi pellegrini, privi di una struttura adatta al volo, hanno bisogno di grandi spazi per raggiungere velocità prossime ai 100 km/h e planare tutto il giorno. Sono quindi più efficaci nelle piazze. Per luoghi più angusti entreranno in gioco le poiane. A loro sarà affidato l'assalto al cimitero di Tavernelle.
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