Ancona, avvocati nel mirino dei ladri
"Ho paura, li ho trovati dentro casa"

Uno dei palazzi presi di mira dai ladri
Uno dei palazzi presi di mira dai ladri
2 Minuti di Lettura
Sabato 16 Gennaio 2016, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 10:40
ANCONA - Avvocati nel mirino dei ladri. L’appartamento di Andrea Bucci è stato l’ultimo visitato di una mini serie.
Prima, il 5 gennaio, i ladri hanno battuto alcune palazzine di via Tagliamento. Sono entrati nell’abitazione dell’avvocato Boemi. Furto anche dall’avvocato Patrizia Niccolaini, dove i banditi hanno rubato gioielli, bigiotteria e penne Montblanc e Cartier, per un valore che si aggira intorno ai 10mila euro.

E l’avvocato Niccolaini qualche giorno dopo ha seriamente rischiato il bis: presenze sospette sono state viste nel giardino. Ma una vicina più attenta, questa volta, udendo il fracasso ha composto il 113, mettendo in fuga i banditi ed evitando alla malcapitata il secondo furto nel giro di dieci giorni.

Si arriva a giovedì. A Borgo Rodi, l'Ancona Bene, la tranquilla isola panoramica della città, viene presa di mira dai ladri acrobati che, nel pomeriggio, sono riusciti a portar via un lauto bottino, mettendo a soqquadro le case e gli animi dei residenti del rione.
Tuttavia è ad un avvocato di via Rovereto 12, Andrea Bucci, che viene inferto il colpo più duro.

La moglie, Francesca, ieri, riaprendo il portone, ha mostrato il suo volto ancora terrorizzato, pensando alla possibilità di un secondo sopralluogo da parte degli sgraditi ospiti nel suo appartamento del primo piano. "La polizia ci ha spiegato -è la sua dichiarazione - che si sono arrampicati dalla grondaia per entrare dalla finestra del terrazzino, sfondandola". Tre quarti d'ora di assenza - all'incirca tra le 17.45 e le 18.30 - sarebbero state sufficienti ai rapinatori circensi per arraffare i ricordi di una vita.


IL RACCONTO

“Per fortuna è stato sventato un secondo furto, l’altra notte sono entrati nel giardino, forse per tornare in casa mia o arrampicarsi nell’abitazione di sopra”. Stavolta pericolo scampato per l’avvocato Patrizia Niccolaini, ma il 5 gennaio la storia è andata diversamente, ed è stato un tuffo nello sgomento.

“Li ho trovati dentro quando sono rientrata - racconta il legale -. Non riuscivo ad aprire la porta, era bloccata con una poltrona. Sentivo le loro voci”. Continua. “Ho gridato: Chi è?”. Coraggio e sangue freddo, “Ho chiamato il 112, mi hanno detto di aspettare il loro intervento”. Rammarico per penne di valore e gioielli spariti, choc per la casa sottosopra. E, di più, il senso di vivere sul filo della precarietà. “Hanno rubato in diverse case, in pieno giorno”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA