ANCONA - Beni congelati per quasi 400mila euro tra immobili e conti correnti.
L'equivalente del giro di mazzette con cui l'Edilcost e altre 5 ditte secondo la procura, riuscivano a pilotare appalti Asur.
Il maxi sequestro è stato eseguito nei giorni scorsi dalla Guardia di Finanza e ha colpito beni di proprietà di Luigi Catalano, ex titolare della Edilcost (per circa 100mila euro), del geometra Antonio Tonti (per altri 100mila euro) e degli altri indagati (per circa 180mila euro) travolti dallo scandalo degli appalti truccati.
E trema anche un politico anconetano che sarebbe coinvolto nell'inchiesta pur senza figurare, almeno per ora, tra gli indagati.
Che sono 10: i fratelli Luigi e Marco Antonio Catalano, la Edilcost, la società Global Union Service di Enrico Iannetti e altre 4 ditte, oltre a due dipendenti Asur, il geometra Antonio Tonti e l'ingegnere Alessandro Santini (stralciata la posizione di altri due tecnici).
L'accusa, a vario titolo, è di corruzione, falso e soppressione di atti e false fatturazioni allo scopo di creare provviste extra-bilancio per elargire mazzette.
Ancona, mazzette ai dipendenti Asur
Congelati dei beni, trema pure un politico
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Martedì 19 Gennaio 2016, 09:31 - Ultimo aggiornamento: 11:34
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