La madre riscuote la pensione, lui viola il divieto di avvicinamento per avere i soldi per la droga: arrestato

La madre riscuote la pensione, lui viola il divieto di avvicinamento per avere i soldi per la droga: arrestato
La madre riscuote la pensione, lui viola il divieto di avvicinamento per avere i soldi per la droga: arrestato
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Sabato 2 Aprile 2022, 13:51

ANCONA - La madre riscuote la pensione, lui viola il divieto di avvicinamento per avere i soldi per la droga: arrestato. Si tratta di un 27enne, con precedenti per stupefacenti e maltrattamenti, arrestato dalla Polizia nelle vincinanze di casa della madre. Era stata proprio lei a dare l'allarme dopo che il figlio, già gravato del divieto di avvicinamento, era tornato alla carica proprio nei giorni in cui le riscuote la pensione. Quando si è intrufolato in casa, lei ha chiamato la Polizia.

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Il personale delle Volanti è intervenuto ieri in via Macerata dopo la segnalazione di un soggetto sottoposto alla misura di non avvicinamento alla richiedente, che aveva violato il dispositivo.

Giunti sul posto i poliziotti riscontravano la presenza della madre del maltrattante, a tutela della quale lo scorso 23 marzo il Gipdi Ancona emetteva la misura cautelare a carico del giovane 27enne, gravato da molti precedenti penali e di polizia, sia in materia di stupefacenti, che per lesioni e maltrattamenti in famiglia.

Da quanto ricostruito dagli operatori il figlio della richiedente, consapevole che la madre ai primi del mese riscuote la pensione, si era fatto trovare in prossimità dell’abitazione familiare ed al rifiuto della genitrice di fornirgli danaro per l’acquisto di stupefacenti, la spintonava, approfittando della sua debolezza per entrare in casa, lasciando la donna al di fuori dell’uscio. La donna richiedeva quindi l’intervento del personale di Polizia, avvisandone al contempo il figlio, che nel mentre la stessa si recava in strada ad attendere la pattuglia, si allontanava dalla casa familiare. La Centrale Operativa inviava quindi un’altra pattuglia che giunta sul posto si metteva alla ricerca del reo, che in tanto veniva rintracciato ad una distanza comunque inferiore ai 500 metri disposti dalla misura cautelare. Il giovane veniva quindi condotto presso gli Uffici della Questura e tratto in arresto, in attesa della convalida fissata per oggi. Al termine dell’udienza il giudice disponeva la liberazione del maltrattante rinviando la trattazione nel merito al giudice del procedimento principale.

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