ANCONA Insulti alla madre, sputi, lancio di oggetti e continue minacce. C’è di tutto nei maltrattamenti contestati dalla procura a un 22enne anconetano, accusato di aver tenuto in pugno i genitori per ottenere soldi necessari all’acquisito di stupefacenti. Il ragazzo, sottoposto attualmente alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla casa familiare, sta affrontando l’udienza preliminare davanti al giudice Alberto Pallucchini. La difesa, rappresentata dall’avvocato Andrea Battilà, ha espresso l’intenzione di procedere con il rito abbreviato. E dunque, l’udienza è stata rinviata al 14 luglio, quando prenderà avvio la discussione.
Le indagini
I fatti sono relativi allo scorso inverno. Tutto, stando a quanto appurato dai carabinieri, sarebbe avvenuto perché il 22enne chiedeva continuamente soldi ai suoi genitori. Soldi che sarebbero serviti per comprare droga. Alcune scene, dice la procura, sarebbero avvenute anche sotto gli occhi dei fratelli minori dell’imputato. In particolare, il ragazzo se la sarebbe presa soprattutto con la madre: «Ti ammazzo, sei una retrograda e pazza, ora ti faccio vedere io. Tanto riesco a dimostrare che sei tu la matta» le avrebbe detto mentre sferrava calci e pugni alle porte e ai mobili della casa familiare. La donna, che aveva rifiutato di regalare soldi al figlio, sarebbe stata in un’occasione affrontata con un ramo: «Rompo tutto, ti faccio perdere il lavoro». L’imputato le avrebbe tirato addosso anche un raschietto e una tanica di benzina, per fortuna vuota: «Faccio un casino più grande di quello che ho fatto finora».
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